I film fuori dalle sale, da Luino a Busto come sta andando il cinema all’aperto
Positiva la risposta del pubblico alle rassegne estive, seppur manchino le grandi novità. A Luino riapre l'unica sala al chiuso della provincia

La voglia di cinema non manca, soprattutto se il grande schermo è posizionato in un bel parco o nella piazza di un belvedere.
Dall’inizio di luglio molte realtà hanno spolverato i proiettori rimasti fermi a causa del lockdown e organizzato rassegne all’aperto, seppur con qualche difficoltà organizzativa in più. Lo sforzo è però ripagato dal pubblico che nella maggior parte dei casi si è adattato alle nuove regole, ha accettato di sedersi a posti alternati, ha imparato ad acquistare i biglietti online e a rinunciare ai popcorn durante la proiezione.
«È presto per fare bilanci ma per ora non ci possiamo lamentare, il pubblico c’è», commenta la maggior parte degli organizzatori.
Una voce fuori dal coro è invece quella di Vincenzo Ruggeri, gestore del Cinema Sociale di Luino, unica sala della provincia ad aver riaperto già dalla metà di giugno. Non appena i decreti ministeriali hanno dato la possibilità, Vincenzo ha riacceso lo schermo: «Ma sta andando male e sono addolorato. Questo è il mio unico lavoro, ho dovuto riaprire, ma con quattro ingressi a proiezione è davvero dura», racconta il settantenne che nel 2013 si è trasferito sul Lago Maggiore per prendere in gestione il cinema (500 posti a disposizione, 150 utilizzabili al momento). «Volevo dare un messaggio di ripartenza ai cittadini ma così non è stato e in pochi l’hanno capito». In questo periodo inoltre, veniva solitamente organizzata una rassegna di cinema all’aperto in collaborazione con il comune ma al momento è tutto fermo.
A Varese invece, continua la rassegna ai Giardini Estensi. Guidata da Giulio Rossini, Esterno Notte rappresenta un punto di riferimento per molti varesini e anche quest’anno sta richiamando un buon pubblico. «Dipende molto dalla pellicola e dal tempo, ma visto le circostanze sta andando bene. Abbiamo già visto molte serate da tutto esaurito». Il cartellone va avanti fino alla fine di agosto e ci sono appuntamenti anche in altri comuni. Lunedì sera, ad esempio, Besozzo ha visto una grande partecipazione per la sua prima proiezione nel suggestivo piazzale del faro.
Positivo anche il riscontro per il Cinema delle Arti di Gallarate che presenta la ventisettesima edizione di “Lo schermo e la luna” e dall’inizio di luglio ha aperto anche la sala al chiuso. «Ieri c’è stata la prima proiezione all’aperto ed è andata molto bene con 128 persone – racconta Riccardo Carù che fa il volontario per la sala da cinquant’anni -. Quest’anno la capienza è di 200 posti, così come per la sala interna che solitamente ne ha 490, siamo l’unica sala aperta nella zona», spiega.
La voglia di cinema si vede anche a Busto Arsizio nonostante «non sono usciti film nuovi», sottolinea Paolo Castelli, coordinatore di Sguardi D’Esse, docente di Storia e linguaggio del cinema presso l’Istituto Antonioni e critico cinematografico. Insieme a Emilia Carnaghi ha organizzato anche quest’anno la rassegna di cinema all’aperto: «Ci siamo però spostati al Museo del Tessile, dove ci sono 150 posti a disposizione mentre a Villa Calcaterra erano 120».
Casa Morandi resta invece una delle mete preferite per gli appassionati di cinema di Saronno con cinque appuntamenti a settimana e 130 posti a disposizione: «Volevamo dare una risposta importante alle persone rimaste orfane di cinema in questi mesi», racconta Vincenzo Mastrorilli, curatore della rassegna e del Cinema Silvio Pellico. «La gente c’è anche se ho la sensazione che si sia ancora paura ad uscire. Il clou di spettatori solitamente è dalla metà del mese in poi, vedremo come va». Intanto, il 19 luglio riuscirà a proporre l’anteprima di “Il meglio deve ancora venire”, dal regista di “Quasi Amici”.
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