Varese, sessanta nuove richieste di aiuto in un mese: nasce così il “fondo di mutuo soccorso”

L'assessore ai servizi sociali Roberto Molinari fa il punto sulla situazione delle persone più fragili dopo l'emergenza Covid, e sulla nascita del fondo che «Serve ad aiutare il Comune ad aiutare»

solidarietà

Vedere gli effetti dell’emergenza Covid dalla parte dell’assessorato ai servizi sociali, vuol dire avere la percezione che la crisi non è ancora finita e che il peggio, cioè le conseguenze economiche, devono ancora arrivare.

A farne le spese saranno soprattutto quelli che sono più fragili: «Se diamo uno sguardo al futuro sono molto preoccupato – spiega Roberto Molinari, assessore ai servizi sociali del Comune di Varese – Provo a dare un dato indicativo, un elemento di orientamento: solo nel mese di giugno abbiamo avuto 60 richieste di aiuti in più rispetto al normale: di solito questo numero è intorno alle 10, 20 domande al mese. Significa che abbiamo quadruplicato le richieste rispetto la normalità, solo negli ultimi trenta giorni. È un segnale molto forte».

«Sappiamo che i prossimi mesi saranno durissimi – prosegue Molinari – Siamo consapevoli infatti che vedranno l’emergere di una zona grigia di persone che avendo particolarmente sofferto la crisi (perché hanno perso il posto di lavoro o perché la cassa integrazione ha diminuito di molto le loro possibilità) prenderanno il coraggio di contattarci, per cercare di “tenere botta” in attesa di tempi migliori. E, al di là della spesa alimentare, che in un modo o nell’altro riusciamo a garantire, il problema sarà come reimpostare il futuro ma anche come risolvere problemi presenti: pagare le bollette, o garantire l’integrazione agli affitti. Tutte cose che necessitano di soldi contanti».

Il pensiero vale per diverse categorie di persone: «Sia per quelli che arriveranno, sia anche per quelli che ci sono già, che non sono scomparsi e che anzi hanno aumentato i loro problemi. E se la Regione non darà più sostegno rispetto al tempo ordinario o se non si creano risorse nuove, la situazione può diventare drammatica. Questo è il senso del fondo di mutuo soccorso che abbiamo creato: aprire una cassa in grado di gestire le emergenze che possa essere alimentata dai cittadini sensibili, nel momento della necessità».

roberto molinari
Roberto Molinari

UN FONDO DI MUTUO SOCCORSO PER “AIUTARE IL COMUNE AD AIUTARE”

Il fondo di mutuo soccorso e solidarietà, aperto qualche settimana fa dal Comune di Varese: «L’abbiamo pensato per questa ragione: in molti, nell’emergenza Covid, ci hanno detto di essere impressionati da chi si è ritrovato in difficoltà, persone che nemmeno ci si immagina. Persone sensibili, alcune delle quali ci hanno chiesto come fare per aiutare i servizi sociali a dare una mano a chi ha bisogno. Gente che avendo a disposizione somme da donare, voleva sostenere le attività sociali, rivolgendosi a un organo sicuro quale è considerato il Comune».

E cosa avete risposto a chi vi chiedeva la possibilità di donare? «Inizialmente, li abbiamo indirizzati su progetti particolari, che erano coordinati dal comune. A fronte di richieste più massicce però, abbiamo cominciato a ragionare su uno strumento che ci permettesse di raccogliere queste donazioni e nello stesso tempo dare un messaggio ai cittadini: questo infatti può diventare un modo adatto per sostenere i cittadini più fragili nelle loro difficoltà per tutto l’anno, anche al di là delle emergenze».

Il fondo di mutuo soccorso: «È stato pensato a fronte di grandi offerte, ma si possono fare donazioni di qualunque entità, basta che siano fatte via bonifico. È comunque cominciato con due versamenti molto grossi: uno da centomila euro e uno da diecimila. Questo ci segnala che in città c’è gente benestante con grande sensibilità, e che con mentalità tutta varesina non ama esibire la ricchezza, ma vuole fare qualcosa, possibilmente di molto concreto. Un fatto positivo è che le persone si sono rivolte a noi direttamente. Vuol dire che avevano fiducia nei nostri modi e nelle nostre possibilità di svolgere il compito».

Un’idea che in Lombardia è stata messa in pratica solo da Milano e da Brescia, partendo dal presupposto che chi ha avuto tanto dal territorio potrebbe essere nella condizione di restituire qualcosa: «Oggi per la nostra città è il momento di esprimere quella tradizione di solidarietà che c’è da sempre».

L’IBAN PER DONARE

L’IBAN da segnalare sul bonifico per una donazione è il seguente:
IT65 R 05696 10801 000095004X02
Il conto è intestato a: Comune di Varese conto di Mutuo Soccorso e Solidale del Comune di Varese

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 16 Luglio 2020
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