Perché tanta attenzione per via Selene

In questi giorni con un flashmob e un gruppo Facebook ha ripreso la discussione sui lavori futuri in via Selene per la viabilità intorno alla nuova Esselunga. Nel frattempo quell'area verde ha già visto l'apertura di un grande cantiere. Su questo interviene l'assessore Andrea Civati

Un flashmob e subito dopo l’apertura di un gruppo Facebook. Numeri limitati, ma la via Selene continua a suscitare interesse e i media danno molto spazio alla vicenda. Lo schema rappresentato è un po’ classico con da una parte i difensori del verde e dell’ambiente e dall’altra chi vuole cementificare e asfaltare tutto.

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I lavori dall’Esselunga a via Selene 4 di 17

È proprio così? Quali sono i progetti e chi i protagonisti?

VIA SELENE

Via Selene è una piccola strada sterrata che dal sottopasso della ferrovia tra via Gasparotto e Schianno collega un’area verde che costeggia le rotaie e poi, dopo l’ex Malerba, sale in via Talizia. Un sentiero poco conosciuto, se non dai locali. Un corridoio verde di poco più di un chilometro che si era salvato quando si pensava e progettava la Gasparotto/Borri per collegare le due arterie. Andando verso Varese sulla sinistra di quell’area corrono la bretella autostradale e la ferrovia.

L’8 marzo del 2019 abbiamo parlato per la prima volta di via Selene perché l’allora vice sindaco di Gazzada Schianno ed ex assessore ai Lavori Pubblici Marco Maffiolini, ci spiegò la possibilità di risolvere alcuni problemi viabilistici grazie alla realizzazione di una piccola opera che avrebbe collegato la nuova rotonda dell’Esselunga oltre la ferrovia e la bretella alla  via Selene. Un progetto legato quindi a tutto il comparto dei  lavori viabilistici per il nuovo supermercato.

Dopo l’annuncio del finanziamento dell’ultimo lotto del cantiere, e un nostro articolo in cui si chiedeva conto delle opere pedonali e ciclabili, alcuni esponenti politici e associazioni hanno sollevato dubbi su quei lavori.

QUAL E’ LO STATO DELLE COSE OGGI

Oggi di quell’area verde rimane molto poco perché è già stato avviato un cantiere. Restano poche decine di metri iniziali e la strada è rimasta intatta solo dopo l’ex Malerba. In mezzo solo una spianata  di terra.

LE OPERE VIABILISTICHE PER ESSELUNGA

Esselunga, come più volte spiegato, e ripreso nel video, realizzerà tre rotonde. Due in via Gasparotto e una terza oltre la ferrovia in cui immetterà uno svincolo nuovo dalla bretella della A8 in arrivo da Milano. Le prime due opere dovranno essere completate prima dell’apertura dello store. La terza entro la fine del 2021.

Queste opere sono necessarie a smaltire il forte  traffico che è già presente su quell’area e a cui si aggiungerà quello dei clienti dell’Esselunga.

La terza rotonda verrà realizzata a prescindere dalla via Selene. Il progetto di collegamento ha diverse ragioni: permette un collegamento da Varese e dall’autostrada da Milano con l’area industriale di Schianno sgravando il traffico pesante proveniente da lì. Inoltre quella strada permetterebbe di chiudere il sottopasso della ferrovia e con questo togliere i semafori della via Gasparotto facendo così fluire meglio il traffico. Un intervento che ridurrebbe anche i rischi per i pedoni che oggi passano dalla strettoia per raggiungere viale Europa.

IL COMUNE DI VARESE

Tutte le opere, malgrado interessino anche Gazzada Schianno, sono dentro il comune di Varese. A questo proposito un mese fa era intervenuto l’assessore Andrea Civati.

«Per prima cosa mi fa piacere poter intervenire, perché finora nessuno aveva ascoltato chi ha la responsabilità di quei lavori per conto dell’amministrazione. I progetti erano chiari  da tempo. Ora siamo entrati in una fase più operativa e l’arrivo del finanziamento per il completamento della via Selene è solo l’ultimo tassello. La nostra amministrazione è attenta alle questioni ambientali che hanno sempre caratterizzato le nostra scelte. Qui però è in gioco una questione importante perché sulla viabilità in ingresso a Varese si discute da anni, ma nei fatti tutto era fermo. Le opere ora sono tante e occorre avere l’attenzione di guardarle come sistema e non ogni piccolo tassello. In più sono sereno perché all’interno dei lavori sono previsti passaggi pedonali e ciclabili di collegamento proprio per l’attenzione al cittadino e non solo alle auto. È comunque necessaria una mediazione tra la questione ambientale e le esigenze della mobilità».

Marco Giovannelli
marco@varesenews.it

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Pubblicato il 07 Settembre 2020
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