I colori illuminano villa Montevecchio di Samarate: mercoledì “in rosso” contro la violenza sulle donne
Le luci nella torretta della villa neogotica stanno diventando un linguaggio usato per comunicare le diverse ricorrenze. La prossima sarà la Giornata internazionale contro la violenza di genere
Villa Montevecchio si tinge di rosso, come denuncia della violenza contro le donne. Un segno ben visibile a Samarate, per la Giornata internazionale per il contrasto alla violenza di genere, fissata per il 25 novembre.
Alla sera del 25, racconta il presidente di Fondazione Montevecchio Eliseo Sanfelice, la torretta della villa – elemento di richiamo, ben visibile, elevata com’è sulla collinetta che dà il nome all’edificio – sarà illuminata di rosso.
Non è un segnale isolato, anzi: «Nel 2017, per iniziativa del presidente di allora Tiziano Zocchi, abbiamo installato la panchina rossa ancora oggi presente. Nel 2019 abbiamo proposto il “muro delle bambole” (installazione temporanea ispirata ad un’opera milanese, ndr), in questo 2020 Villa Montevecchio si tingerà di rosso: tutto questo per ricordare la data del 25 novembre».
La torretta di Villa Montevecchio illuminata da una luce colorata sta diventando quasi una consuetudine: valorizza un elemento visibile nel paesaggio urbano e anche sentito come simbolo collettivo dalla popolazione samaratese (è bene del Comune da fine anni Settanta).
Così nel mese di novembre le finestre della torretta neogotica sono state illuminate a formare un tricolore, simbolo di unità, «per dare forza alla battaglia che, in questo periodo, si sta affrontando a causa dell’emergenza Coronavirus»: il verde, il bianco e il rosso della bandiera italiana «per ribadire come l’unità e la coesione sociale siano i valori fondanti della nostra società. Anche e soprattutto nei momenti come quello presente, di grande difficoltà e incertezza, un ringraziamento forte va fatto a chi ci amministra nei vari livelli»
Il 20 novembre invece il colore verde ha celebrato – sempre dall’alto della torretta di villa Montevecchio – la Convenzione Internazionale sui diritti dei bambini e dei ragazzi, in un anno in cui l’emergenza sanitaria ha inciso pesantemente sui diritti dei più piccoli, tra difficoltà famigliari e collettive (la discontinuità della scuola in presenza).
E anche il tema della violenza sulle donne quest’anno deve fare i conti con l’emergenza pandemica: i periodi di lockdown e l’incertezza economica sono elementi che espongono maggiormente le donne al pericolo della violenza domestica e rendono più difficile la ricerca di percorsi di autonomia e di liberazione.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Alessandro Brachetti su Che fare a Varese e nel Varesotto nel weekend del 13, 14, 15 settembre
Giulio Moroni su Il grande gesto di Filippo Rovelli: si ritira dal campionato per lasciare il titolo a Luca Salvadori
lenny54 su La Finanza di Malpensa sequestra 23 milioni per una maxi evasione sugli orologi di lusso
Viacolvento su In più di 200 alla manifestazione per difendere il bosco di Via Curtatone a Gallarate
Andrea Camurani su “Chiamava ‘finocchio’ nostro figlio piccolo: siamo scappati da quella casa“
FrankLost su A Morazzone arriva la fibra ottica
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.