Il comitato Difendiamo Selene: “In commissione non sono state date adeguate risposte”
il Comitato spontaneo nato per la salvaguardia della via omonima, ritiene che, durante la Commissione, non siano state date adeguate ed approfondite risposte alla cittadinanza varesina
Dopo la convocazione congiunta delle Commissioni Lavori Pubblici, Urbanistica ed Ambiente del 12/11/20 scorso in merito all’evoluzione viabilistica che coinvolge il territorio su cui insiste il comparto commerciale della Nuova Esselunga di Via Gasparotto, il Comitato spontaneo “Difendiamo Selene”, nato per la salvaguardia della via omonima, ritiene che, durante la Commissione, non siano state date adeguate ed approfondite risposte alla cittadinanza varesina.
«Il quadro presentato dagli assessori Andrea Civati e Dino De Simone è stato troppo generico, più indirizzato a valorizzare, orgogliosamente e legittimamente si badi bene, il dinamismo urbanistico dell’Amministrazione a cui appartengono che ad entrare nel merito e nel dettaglio delle questioni. Abbiamo anche rilevato alcune inesattezze ed alcune omissioni che vorremmo verificare».
«Comprendiamo, peraltro, che, in quella sede, non si potesse entrare nel dettaglio, anche se ci hanno sinceramente sorpresi, “gli assordanti silenzi” di molti dei presenti, fatte salve poche voci fuori dal coro, animate da sincero desiderio di conoscenza. Ancor più, in realtà, ci ha spaventato vedere aleggiare, in una sorta di saldatura politica trasversale, i fantasmi della bretella Gasparotto/Borri, presente come una spada di Damocle nel PGT, o la pregiudizievole intoccabilità della Via Piana di Luco».
Proprio per questo, Il Comitato, a breve, ha annunciato che si farà portatore di alcune istanze che rendano più chiare e trasparenti le criticità che ritiene presenti in questo intervento, con l’auspicio che possano essere consapevolmente prese in considerazione dall’Amministrazione stessa. «Torniamo a ribadire che il Comitato intende affiancare, con spirito costruttivo ed obiettivo, l’Amministrazione nella ricerca di possibili soluzioni alternative e condivise (salvo ravvisare rigidi comportamenti di chiusura) e ci auguriamo che il Comitato, non appena formulate le suddette istanze, possa essere convocato formalmente nelle opportune sedi istituzionali, così come anche sottolineato dal Consigliere Simone Longhini (che ringraziamo per la sensibilità), per poterle illustrare e discutere».
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