Insubria futuro: “vogliamo essere punto di riferimento per gli studenti”

Il programma di "Insubria futuro": una delle due liste in in corsa alle elezioni dei rappresentanti studenteschi di Senato accademico, Consiglio di amministrazione e Nucleo di valutazione all'Università dell'Insubria

Laurea scienze infermieristiche al tempo del Covid

Una lista nuova ma non senza esperienza, orgogliosa di rappresentare le discipline umanistiche in un contesto che per vocazione è sempre stato più orientato verso i corsi scientifici. I candidati di “Insubria futuro” sono pronti ad affrontare le elezioni che il 19 e 20 novembre decideranno i rappresentanti studenteschi di Senato accademico, Consiglio di amministrazione, Nucleo di valutazione, Cus, Consigli di Dipartimento, Consiglio della Scuola di Medicina e Consigli di corso dell’università degli studi dell’Insubria.

Tanti i punti del programma elettorale, ma tra tutti spicca l’impegno a diventare un punto di riferimento per gli studenti. «Vogliamo essere – spiega Roberta Grasselli, dottoranda e candidata della lista Insubria futuro al Cda – un punto di unione tra le esigenze degli studenti, i professori e gli organi dell’università. Sono tanti gli studenti che hanno necessità non sanno a chi rivolgersi. Questo problema è ancora più diffuso tra i giovani del primo anno, che a causa dell’emergenza sanitaria e la didattica a distanza non hanno mai avuto la possibilità di sperimentare molti degli aspetti della vita universitaria».

Luogo di studio, ricerca e discussione, l’università ha però anche l’obiettivo di fornire agli studenti le nozioni e le competenze necessarie a entrare nel mondo del lavoro e costruirsi un futuro. «È importante – commenta Roberta Grasselli – che gli studenti abbiano la possibilità di conoscere la realtà lavorativa attraverso l’università. Per questo motivo il nostro programma prevede l’instaurazione di rapporti con le aziende del territorio per creare nuove opportunità di lavoro anche attraverso l’organizzazione di giornate di recruiting. I nostri candidati hanno già stretto contatti con alcune aziende per l’attivazione di nuovi tirocini. Inoltre, negli ultimi mesi ci siamo impegnati per far sì che gli studenti con tirocini in corso anche all’estero riuscissero a portarli a termine nonostante la pandemia».

L’emergenza sanitaria è stata un campo di prova anche per la didattica a distanza: un tema che all’Insubria era argomento di discussione ancora prima della chiusura degli atenei. «La didattica a distanza – afferma Roberta Grasselli – è un valore aggiunto importante, che permette anche agli studenti lavoratori o che non possono raggiungere l’ateneo di seguire le lezioni, sia che si svolgano in diretta, sia che vengano registrate». Proprio il Disuit (Dipartimento di Scienze umane e dell’Innovazione del territorio) è stato infatti uno dei primi atenei ad aver attivato a febbraio le lezioni a distanza. «Un lavoro enorme – aggiunge Roberta Grasselli -, ma che ci impegneremo a portare avanti. Molti studenti e docenti hanno già fatto sapere di essere d’accordo, ma in ogni caso siamo consapevoli che per la didattica in presenza resta un elemento fondamentale, proprio come il rapporto umano e le occasioni di confronto tra gli studenti e i professori».

Il programma di “Insubria futuro” comprende ancora una lunga lista di tematiche come la valorizzazione delle strutture già esistenti, il potenziamento del tutoraggio e la sostenibilità ambientale. «Abbiamo deciso – precisa Roberta Grasselli – di inserire nel nostro programma solo quelle questioni alle quali sappiamo di poter fornire risposte concrete. Non abbiamo inserito altri temi che consideriamo molto importanti, come ad esempio il trasporto, perché è necessario prima capire come intervenire per soddisfare effettivamente queste necessità».

«Siamo orgogliosi – concludono i candidati di Insubria futuro – di essere riusciti a costruire una lista con candidati che fanno parte del Disuit. Si tratta di un’occasione storica per dare maggiore rappresentanza alle scienze umane all’interno dell’università dell’Insubria. La nostra lista è nata appena un mese e mezzo fa, ma subito il gruppo si è rivelato molto affiatato. Siamo pronti a portare una sensibilità nuova sia in campo umanistico che tecnico e scientifico. In linea con lo spirito della nostra formazione resteremo sempre aperti al dialogo e disponibili a condividere le decisioni».

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Pubblicato il 14 Novembre 2020
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