Fiori, ravioli e tanto colore nel funerale della “Fioraia di Varese”
Un ultimo saluto paradossalmente pieno di vita quello che la città - i suoi colleghi, i clienti, tutti coloro che la conoscevano - ha tributato a maria Tagnocchetti Corvi
È stato un funerale pieno di fiori e che ha voluto riportare un poco del calore che ha saputo dare a chi l’ha frequentata nella vita, la celebrazione che ha dato l’ultimo saluto a Maria Tagnochetti Corvi, la “Fioraia di corso Matteotti”.
Un funerale paradossalmente pieno di vita: dalle corone colorate e piene di stile (Proprio come sono sempre state le loro composizioni), alla lettera degli “amici fioristi” appesa sotto la foto e in mezzo a un tripudio di colori, che ringrazia «Mamma Maria per tutti gli insegnamenti, la saggezza che hai saputo trasmetterci, l’amore per la vita» e ricorda che «Siamo vicini ai tuoi adorati figli e famiglie, e con loro proseguiremo il cammino che tu ci hai insegnato».
Anche il celebrante, per ricordarne l’attenzione e la generosità nei confronti del suo prossimo, ha un ricordo che profuma di festa: quello «Degli immancabili e abbondanti ravioli che per Natale faceva arrivare a noi preti» rigorosamente fatti da lei.
E se il suo negozio, ora portato avanti da due dei suoi sei figli, Alfredo e Giovanni, oggi era chiuso e spoglio all’esterno per celebrare il lutto, la basilica di san Vittore era piena per ricordarla un’ultima volta, e in tanti hanno lasciato il loro nome sul libro fuori dalla chiesa: tra di loro anche chi le dice “Vorrei giocare un’altra partita di pinella con te”.
Ora i bei fiori, i ravioli e il ricordo della pinella si sono ormai trasferiti lassù, in questo giorno che, come ha ricordato il sacerdote: «Noi vediamo come quello in cui ha lasciato questa terra, ma in realtà è il giorno della sua nascita al cielo».
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