Il violoncello “scanzonato” di Nicolas Altstaedt con l’Orchestra della Svizzera italiana

Giovedì 4 febbraio, alle 20.30, si potrà seguire in streaming l'ultimo dei concerti del giovedì con l'Osi e il musicista franco-tedesco nella duplice veste di solista e direttore d'orchestra

Generica 2020

La stagione OSI in Auditorio 2021 in videostreaming e diretta radiofonica sulla Rsi si chiude giovedì 4 febbraio alle 20.30 con il quarto appuntamento, protagonista il violoncello di Nicolas Altstaedt.

Come sempre in questo periodo i concerti si tengono a porte chiuse e, grazie alla collaborazione con la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana, sono offerti in videostreaming su www.osi.swiss o rsi.ch/live-streaming, oltre che in diretta radiofonica su RSI Rete Due (www.rsi.ch/rete-due).

La serata rientra nella formula Play&Conduct, che offre al pubblico la possibilità di conoscere un artista sia come solista, sia come direttore ospite alla testa dell’Osi. In questo caso l’attenzione è concentrata sul violoncellista franco-tedesco Nicolas Altstaedt che, dopo aver ricevuto nel 2012 il riconoscimento del Credit Suisse Artist Award, può vantare molteplici collaborazioni e residenze d’eccellenza.

Nel programma della serata, due pagine “moderne” si inseriscono nella cornice formata da due opere maestre di Franz Joseph Haydn, lo spettacolare “Primo Concerto per violoncello e orchestra in do maggiore”, prediletto dai più grandi violoncellisti moderni, e la “Sinfonia n. 60” detta il Distratto. Questa singolare sinfonia è un’originale rielaborazione che Haydn fece di alcune musiche di scena, dando progressivamente un’impressione voluta di disordine, con i musicisti che addirittura interrompono il Prestissimo finale per accordare gli strumenti. Una sinfonia in sei movimenti colma di idee e melodie popolaresche polacche, francesi e bulgaro-balcaniche, che ha anche indicato la via per usare il materiale folclorico ai successivi compositori della scuola ungherese.

Tra questi Sándor Veress: il compositore elvetico-magiaro si inserisce nella tradizione di Haydn con la prima delle due opere “moderne” in programma, le “Quattro danze transilvane per orchestra d’archi”.

In seguito, anche il secondo lavoro cameristico contemporaneo discende dallo spirito umoristico e scanzonato di tanti brani di Haydn. Si tratta de “La joie de vivre”, opera dell’insigne compositore-docente Wilhelm Killmayer, per decenni colonna della Hochschule für Musik di Monaco di Baviera, che vedrà il suo brano proposto in prima esecuzione svizzera proprio la sera del 4 febbraio.

Il concerto, realizzato nell’ambito dei Concerti RSI, è offerto in videostreaming Rsi su www.osi.swiss o rsi.ch/live-streaming e in diretta radiofonica su RSI Rete Due (www.rsi.ch/rete-due).

L’OSI è l’Orchestra residente al LAC. L’OSI è inoltre riconoscente alla SSR/RSI per il costante sostegno e la regolare diffusione radiofonica.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 01 Febbraio 2021
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