A Cazzago Brabbia è scontro tra “rinnovamento” e “tradizione”

Un consiglio comunale che ha visto il braccio di ferro tra Magni e i consiglieri Nicora e Marrocco su temi come l'aumento delle tasse, il bilancio, la lottizzazione dell'area Tarumpa, la costruzione di una nuova strada e la concessione del bar del lago

Consiglio comunale Cazzago Brabbia

Differenza di vedute totale tra sindaco ed ex capogruppo (ed ex sindaco) sulle prospettive da dare al paese: Magni verso un’apertura all’attrattività turistica anche attraverso bandi per finanziare opere nuove in diverse zone del paese, oltre che ridare vita al centro storico, Nicora per un contenimento di un afflusso che ha definito spregiudicato ed esagerato, tale da rovinare la “selvaticità” dei cazzaghesi raccontata da Luigi Stadera. (foto d’archivio)

Un consiglio comunale con punti importanti all’ordine del giorno: l’aumento di Imu e Irpef, il Dup, il Bilancio e infine tre interrogazioni presente da Massimo Nicora e Giacomo Marrocco, consiglieri di maggioranza che, di fatto, per una sera, hanno vestito i panni dell’opposizione. Le tre interrogazioni riguardavano il piano di lottizzazione dell’area denominata Tarumpa, la strada di collegamento tra la sp 36 e via Montegrappa e il rinnovo del contratto al gestore del bar del Lago di Piazza.

Il Bilancio è passato con il voto favorevole di 8 consiglieri e quello contrario di Massimo Nicora. Tra le obiezioni sollevate l’aumento di Imu ed Irpef che andranno a pesare sul portafogli dei cittadini: «Non avevamo alternative – spiega il sindaco Emilio Magni – Non sono decisioni che abbiamo preso a cuor leggero. L’aumento dell’aliquota Imu si è resa necessaria perché il Comune dovrà occuparsi del mantenimento di una persona fragile, senza familiari, che è  ricoverata in casa di riposo. Si tratta di trenta, quaranta mila euro l’anno di spesa. E dove potevamo recuperare quei soldi? Quel che possiamo fare noi, come amministrazione, è continuare a chiedere a Stato e Regioni che si facciano carico di queste situazioni, assai gravose per un piccolo comune come il nostro».

Il dibattito si è infiammato  sul futuro dell’area nota come Tarumpa, nella parte del paese chiamata “Poz” attraversata dalla via (in gran parte sterrata) Monte Grappa, un vero e proprio polmone verde frequentato da diverse persone per camminare o trovare un angolo di pace non lontano dal lago.

Su quella porzione di terra dagli Anni 80 incombe un piano di lottizzazione che prevede l’edificazione di diverse villette, sei in totale. Ora sembra che il Comune voglia accelerare l’iter per avviare i lavori, ma la cosa non piace a molti, a cominciare da parte della stessa maggioranza in consiglio comunale, che ha presentato un’interpellanza in merito sia al piano di lottizzazione sia alla nuova strada di collegamento tra la parte bassa del paese (dalla rotatoria sulla Sp 36) e proprio via Monte Grappa.

A sollevare la questione in consiglio comunale sono stati l’ex sindaco Massimo Nicora e il giovane consigliere Giacomo Marrocco.

LA STRADA – «La ratio della strada, pensata sotto la mia amministrazione almeno una decina di anni fa e inserita nel Pgt vigente, era quella di evitare un’altra “zona fornace” e permettere, in previsione di un futuro completamento del tessuto urbano dell’area tra via Silvio Pellico (dove ci sono poche abitazioni e due tessiture, una in funzione e una dismessa) e via Monte Grappa, di raggiungere le abitazioni senza creare problemi in centro al paese e attraversare. La realizzazione della strada da Pgt è in carico ai privati, ma l’amministrazione attuale ha affidato il progetto preliminare, pagato con soldi pubblici, ad privato, figlio tra l’altro del lottizzante del terreno poco più in là, quello di Tarumpa. Ci chiediamo, l’utilità pubblica dove sta? Così si fa solo l’interesse del privato, a scapito dell’ambiente e dei cittadini di Cazzago che si vedranno espropriare terreni per una strada che, al momento, non serve al paese», ha detto Nicora nel suo intervento.

IL PIANO DI LOTTIZZAZIONE – «È un vecchio piano, che prevedeva un indice di edificazione altissimo, dello 0,8. Noi lo abbiamo abbassato con il Pgt a 0,4, vincendo anche un ricorso al Tar presentato dal privato, che ha tutto l’interesse a rivendicare un proprio diritto – dicono Nicora e Marrocco -. Grazie alla riduzione qui potrebbero essere costruite 6 nuove case. Quello che non capiamo è la fretta nell’accelerare l’iter. Siamo in fase di discussione della revisione del Pgt, che dovrà anche recepire le indicazioni di Regione Lombardia che impone una riduzione del 45% delle nuove edificazioni in base al piano territoriale regionale entro il 2025. E a Cazzago cosa si fa? Il sindaco ex presidente di Legambiente, fa di tutto per accelerare e favorire il privato. Noi siamo per una tutela della natura, questa volontà di costruire di fretta non la capiamo, come non capiamo la poca trasparenza che c’è stata nel rendere pubblici i progetti e gli affidamenti degli incarichi».

Secca la risposta di Magni che intende portare avanti il progetto senza alcun ripensamento: «Quella strada serve, per molte ragioni, la prima delle quali che sgrava il centro cittadino dal traffico. Non è un aggravio per la nostra amministrazione ed è già presente nel Pgt, Pgt, vale la pena ricordarlo, approvato dall’amministrazione Nicora. Ora domando: quando hanno votato quel progetto, che ora contestano, dov’erano? Quella strada risolverà anche i problemi legati alla zona industriale e contestualmente di tutto il sistema viario. Quando abbiamo chiuso il centro, cosa che riproporremo anche quest’anno, le auto dovevano percorrere una lunga deviazione per tornare sulla provinciale. Con quel tratto di strada, tutto sarà più semplice e meno caotico».

Il sindaco ha poi replicato alle accuse di aver affidato il progetto ad un geometra di sua fiducia: «Sì il geometra De Servi era un mio dipendente ma ora io sono in pensione e lui lavora da solo. Ha imparato bene il mestiere e di lui mi fido. L’incarico è stato affidato a lui rispettando tutte le procedure, è tutto dimostrato e verificabile. Dirò di più: a lui saranno affidati altri incarichi perché è un valido professionista».

Nicora non ha ritenuto valide le motivazioni esposte dal sindaco e ha trasformato l’interrogazione su Tarumpa e sulla realizzazione della strada di collegamento tra Via Monte Grappa e la rotatoria sulla S.P. 36, e ha trasformato l’interrogazione in mozione, che sarà messa ai voti nel prossimo consiglio comunale.

APPALTO BAR DEL LAGO – Nicora e Marrocco contestano il fatto che non sia stata indetta una gara d’appalto alla scadenza dei tre anni e che, dopo un’ulteriore proroga, la concessione sia passata dai quattro anni previsti dal capitolato d’appalto, a sei. «Noi siamo convinti che non ci sia una base giuridica per questo», dicono.

La risposta è arrivata dal vicesindaco Fabrizio Laudi: «Gli attuali gestori del Bar della Darsena hanno fatto molti interventi di miglioria del luogo attorno al bar. Inoltre hanno dovuto sostenere una spesa ingente dovendo sostituire un cavo elettrico, di proprietà del comune, che non aveva la potenza sufficiente per far funzionare l’attività. Viste le spese sostenute e dato che il bar è stato chiuso per molti mesi a causa della pandemia, abbiamo deciso di prolungare la concessione.  La proroga dei tre anni invece di due, è ammissibile e conveniente: abbiamo chiesto il parere di un avvocato che ci ha confermato che è la procedura è corretta».

Un botta e risposta durato diverse ore e che ha messo in luce la frattura che si è creata all’interno della maggioranza, che riguarda le scelte amministrative e il futuro del paese. «Il sindaco ha più volte ribadito che vuole portare più turisti a Cazzago Brabbia, con progetti che definirei spregiudicati – ha detto Massimo Nicora- . La nostra lista si chiama Rinnovamento e tradizione perché le due anime dovrebbero essere in ugual modo tutelate: oggi invece c’è più rinnovamento che tradizione».

«Portare turisti a Cazzago è un nostro dovere – ha replicato Magni – E sì, è quello che voglio fare, senza creare il caos: il nostro turismo sarà lento, fatto di luoghi da visitare a piedi, ospitali e accoglienti. I miei progetti vanno in quella direzione e indietro non si torna»

 

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Pubblicato il 24 Aprile 2021
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