Tre studentesse del Ciofs sul podio nel concorso internazionale sull’accoglienza
Sabrina Curri, Giada Martinelli e Melody Rodriguez Mesa si sono classificate seconde con la loro proposta di gita nel varesotto riservata a turisti stranieri

Tre allieve del primo anno del corso “Operatore ai servizi di promozione e accoglienza” hanno partecipato con due formatori del centro alla competizione internazionale “Excellent Education – VET Education”, finanziato da ERASMUS+ KA202 – Strategic Partnerships for vocational education and training”.
Sabrina Curri, Giada Martinelli e Melody Rodriguez Mesa hanno gareggiato contro gli allievi di quattro scuole di Paesi Bassi, Spagna, Danimarca e Finlandia, conquistando il secondo posto.
Oggetto della competizione la redazione di un’offerta turistica sulla base di una traccia assegnata a tutte le squadre: un’uscita della durata di sei ore da proporre ad un gruppo di docenti stranieri, interessati a vivere un’esperienza culturale ma anche a contatto con la natura. Diversi i punti da includere nella propria proposta: valorizzazione del proprio territorio e dei prodotti delle aziende locali, strutturazione della proposta nel dettaglio indicando orari e luoghi di svolgimento delle diverse attività e indicazione dei costi da sostenere.

Le allieve del Centro hanno deciso di puntare sull’eccellenza del territorio di Varese: il Sacro Monte e il lago. Da qui è nata l’idea di una giornata con una visita al Sacro Monte, patrimonio dell’Umanità Unesco, un pranzo a base dei prodotti enogastronomici del territorio e un tour in bicicletta del lago. A chiudere la presentazione le domande interessate, ma anche un po’ insidiose dei giudici: se e come fosse stato tenuto in considerazione il Covid nel strutturare l’offerta.
L’ottimo piazzamento (dietro solo ai finandesi/olandesi/spagnoli) conferma la qualità della preparazione tecnico-professionale delle allieve del CFP salesiano che ha consentito di superare le difficoltà tecniche (dalla connessione internet disturbata alla comunicazione solo in inglese a distanza) e il fatto di essere le più giovani (15 anni) in gara “contro” allievi più grandi.
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