I finalisti del Premio Strega 2021 intervistati dai giornalisti di Varesenews
Emanuele Trevi, Edith Bruck, Donatella Di Pietrantonio, Giulia Caminito o Andrea Bajani, i dialoghi con gli autori arrivati alla fine del concorso
Grazie al progetto StregaVarese la redazione di VareseNews ha seguito il premio fin dall’annuncio dei 12 semifinalisti leggendo, recensendo i romanzi e ospitando in diretta gli scrittori e le scrittrici sulla nostra pagina Facebook. Da quelle interviste è nata la serie di podcast su Spreaker dedicata proprio al Premio, in modo da conservare e distribuire in versione audio le preziose parole e riflessioni sul valore della letteratura di tutti i semifinalisti.
Finalisti Premio Strega 2021: Il pane perduto di Edith Bruck
Il pane perduto (La nave di Teseo) è il doloroso romanzo della poetessa e scrittrice Edith Bruck, che ripercorre l’esperienza della Shoah nel campo di sterminio di Auschwitz. Dopo la guerra, insieme alla sorella, Bruck cerca di ricostruire la propria vita facendo i conti con un mondo che non vuole ascoltare le sofferenze patite in Polonia, ma solo dimenticare e ricominciare.
Michele Mancino ha letto e recensito il romanzo di Bruck; la scrittrice, in un’intensa intervista, ha ripercorso alcune tappe della storia della sua famiglia, regalando una forte testimonianza sul valore della scrittura, sempre pronta ad accoglierla e ad ascoltarla anche quando il resto del mondo non era pronto.
Finalisti Premio Strega 2021: L’acqua del lago non è mai dolce di Giulia Caminito
L’acqua del lago non è mai dolce (Bompiani) una storia degli anni Duemila, di come siamo oggi, è una storia ancorata alla realtà dove la vicenda di Gaia può essere come quella di tanti. Il mondo in cui vive la protagonista è lontano dalle battaglie civili e politiche dei decenni precedenti, dagli ideali visionari, è il mondo degli sms, degli oggetti posseduti, di una percezione del futuro priva di grandi speranze e orizzonti.
Erika La Rosa ha letto e recensito il romanzo, sottolineandone la crudeltà. Nell’intervista Caminito ha ripercorso la storia potente e arcaica della protagonista, Gaia, e della sua famiglia.
Leggi l’intervista di Erika La Rosa a Giulia Caminito sulla finale del Premio Strega
Finalisti Premio Strega 2021: Il libro delle case di Andrea Bajani
Il libro delle case (Feltrinelli) è un racconto particolare incentrato più sugli oggetti e sulle case che sui protagonisti umani della storia narrata da Bajani. Le case, così come gli oggetti, sono in grado di tracciare la storia di due generazioni di famiglie sullo sfondo di un’Italia nel pieno degli anni di piombo.
A leggere il romanzo di Bajani Stefania Radman. Nella diretta, l’autore ha riflettuto sull’io del romanzo intriso di autobiografia e finzione (autofiction).
Leggi l’intervista ad Andrea Bajani sulla finale del Premio Strega
Finalisti Premio Strega 2021: Due vite di Emanuele Trevi
Due vite (Neri Pozza) rende indelebile il ricordo degli scrittori Rocco Carbone e Pia Pera, prematuramente scomparsi, raccontando la loro amicizia e tracciandone i ritratti con affetto. Il romanzo di Emanuele Trevi è stato recensito da Santina Buscemi.Nell’intervista Trevi ha messo in evidenza quanto la passione comune per la letteratura sia stata, per i tre amici, fonte di arricchimento reciproco.
Leggi l’intervista di Santina Buscemi a Emanuele Trevi sulla finale del Premio Strega
Finalisti Premio Strega 2021: Borgo sud di Donatella Di Pietrantonio
Borgo sud (Einaudi) segue i fili della narrazione dell’Arminuta ed è stato letto e recensito da Lidia Romeo.
Nell’intervista la giornalista e la scrittrice hanno trattato diversi temi, come la sorellanza e la violenza di genere, il rapporto con la scrittura e la propria terra.
Leggi l’intervista di Lidia Romeo a Donatella Di Pietrantonio sulla finale del Premio
Finalisti Premio Strega 2021: Il libro delle case di Andrea Bajani
Il libro delle case di Andrea Bajani (Feltrinelli) si presenta quasi come un manuale di ognuno dei 4o luoghi diversi citati nel libro: ma il risultato è un racconto che cataloga più che oggetti, emozioni, e rende la storia di una vita attraverso la descrizione di tante fotografie, come se fossero raccolte su una scrivania disordinata. Il romanzo è stato recensito da Stefania Radman.
Leggi l’intervista di Stefania Radman ad Andrea Bajani sulla finale del Premio
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