Le accoglienze riaprono e la Via Francisca del Lucomagno riparte
Pronte ad accogliere le centinaia di pellegrini attese durante la bella stagione, le oltre 40 accoglienza lungo il percorso ripartono anche grazie al turismo lento generato dal cammino
Nei suoi 135 km divisi in otto tappe la Via Francisca del Lucomango collega nel suo tratto italiano Lavena Ponte Tresa (Varese) con Pavia. Lo fa attraverso un cammino di sicuro interesse, accessibile a tutti, ricco di storia e arte, che attraversa Parchi naturali e siti UNESCO.
Riparte la Francisca, si rimettono in marcia i pellegrini dopo lo stop imposto dalla pandemia e riaprono le circa 40 strutture ricettive disposte lungo il percorso. Queste offrono alloggio ai pellegrini a prezzi calmierati, attraverso convenzioni che offrono possibilità di pernotto a basso costo. Una rete di accoglienze che da Lavena Ponte Tresa passa per Varese, Gazzada, Castiglione Olona, Castellanza, Robecco sul Naviglio, Morimondo, Bereguardo, fino alla meta finale del viaggio: la Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro a Pavia.
Albergo Ristorante “Tre Risotti”, Valganna _ Prima TappaLe convenzioni sono riservate ai pellegrini muniti di “credenziale”, il passaporto ufficiale dei pellegrini. Un documento gratuito e ritirabile in diversi punti lungo il percorso (qui l’elenco), che certifica il cammino. Molte strutture ospitano in pieno spirito pellegrino: essenzialità, condivisione, fiducia. È bene che questo servizio sia riservato a chi si mette in cammino giorno dopo giorno e non al turista medio, per questo è necessario un documento che provi tale impresa e che consenta di ricevere riduzioni e servizi ad hoc.
Non solo pernotti. Nella rete di attività “amiche dei pellegrini” e “punto tappa”, quei luoghi dove cioè i pellegrini si fermano per ottenere il timbro sulla credenziale, rientrano anche ristoranti e bar che propongono “menù pellegrini”. Sono state ridotte inoltre anche le spese di spostamento grazie alla convenzione attivata con Trenord che garantisce il 10% di sconto sui biglietti, per raggiungere la Via oppure per rientrare a casa dopo averla percorsa. Anche per questo tipo di convenzioni è necessario essere muniti di credenziale.
Sul sito ufficiale della Via Francisca potete consultare tutta la lista delle accoglienze, suddivise fra pellegrine (solitamente camerate con bagni in comune, simil ostello) o turistiche (camere singole o piccoli appartamenti): scopri tutte le accoglienze qui.
Pellegrini all’Ostello del Pellegrino di Castiglione Olona, frazione Gornate SuperioreCosì come la lista di tutti i punti tappa dove apporre il timbro: scoprila qui.
In una fase di trasformazione epocale come quella che abbiamo vissuto e ancora stiamo vivendo, le restrizioni ci hanno dato modo di riscoprire le bellezze dei nostri territori e l’opportunità di sentirci turisti a casa nostra, a passo lento e sostenibile, scoprendo destinazioni sorprendenti a pochi chilometri da casa.
Un cammino sostenibile e condiviso come quello della Via Francisca, che rifugge dal turismo di massa, diventa così strumento di nuove opportunità, come lo sviluppo economico legato alle attività commerciali, artigianali ed enogastronomiche (vendita a km 0 dei prodotti tipici locali). Nei soli mesi estivi dello scorso anno la Via Francisca ha generato 250mila euro che i pellegrini hanno “speso” sul territorio. In un periodo di crisi, anche economica, è un segnale forte e molto positivo di ripartenza. Anche all’insegna del “green”.
Un gruppo di pellegrini lungo la sesta tappa della Via FranciscaCon il turismo lento che offre la Via Francisca del Lucomagno è possibile quindi entrare a pieno contatto con il territorio, le persone che lo abitano e l’ambiente circostante, portando a casa un’esperienza unica, da vivere tutta d’un fiato in una settimana oppure a tappe nei week end durante l’anno. E’ un percorso facile, adatto a grandi, piccini, camminatori, ciclisti e persone a ridotta mobilità.
La Via Francisca vi aspetta!
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