Rapinavano clochard e passeggeri della stazione Fs di Busto Arsizio, coppia in manette
Lui 25 anni e lei 40, già in carcere per reati analoghi, sono stati nuovamente raggiunti da ordinanza di custodia cautelare per aver rapinato e picchiato un senza tetto
Nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere per Michael Di Dio, il 25enne, definito il terrore della stazione Fs di Busto Arsizio, e della sua complice. I due hanno rispettivamente 25 e 40 anni ed erano già stati arrestati nei mesi scorsi per reati analoghi.
I carabinieri di Busto Arsizio, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, al termine di complesse ed articolate indagini, sono riusciti ad individuare ed assicurare alla giustizia i due autori di una rapina consumata nel mese di marzo ai danni di un 68 enne senza fissa dimora che aveva trovato riparo nella sala d’attesa della stazione ferroviaria di piazza Volontari della Libertà.
In manette il terrore della stazione Fs di Busto Arsizio, rapine in serie e botte alle vittime
I due dovranno rispondere di lesioni aggravate e rapina commessa mediante la minaccia di un coltello.
Gli autori hanno agito in modo spregiudicato: dopo aver individuato l’anziana vittima presso il binario 1 della stazione ferroviaria di Busto Arsizio, la donna, supportata dal complice, brandendo un coltello, ha minacciato il malcapitato al fine di farsi consegnare il borsello. La vittima, dopo aver cercato rifugio nella sala d’attesa della stazione ferroviaria, veniva comunque raggiunta e minacciata con il coltello.
Dopo il vano tentativo di difendersi, veniva violentemente colpito al volto e picchiato da entrambi gli arrestati i quali, prima di darsi alla fuga, riuscivano ad appropriarsi del borsello con all’interno 300,00 euro e un tablet. A seguito dell’aggressione la vittima è ricorsa alle cure presso il pronto soccorso dal quale è stato dimesso con una prognosi di sette giorni.
Nei mesi scorsi i Carabinieri avevano già individuato l’uomo quale responsabile di analoghe rapine con altri complici proprio presso la Stazione ferroviaria di Busto Arsizio e nel centro cittadino. Le indagini avevano permesso di scoprire che, dopo aver individuato le vittime in transito dalla stazione con varie scuse come quella di avere in prestito il telefono cellulare per fare una chiamata urgente, alla gentilezza della vittima l’uomo rispondeva impossessandosi del telefono, che non veniva più restituito, mentre la vittima veniva minacciata se non addirittura percossa.
In altri casi, proprio al loro arrivo presso la Stazione Ferroviaria, il rapinatore anche in concorso con altri complici, approfittando della buona fede delle vittime si rendeva disponibile per dare indicazioni e, una volta accompagnati in zone più isolate della città, li rapinava del cellulare e del portafoglio picchiandoli violentemente con calci e pugni.
In un caso, nei primi giorni del mese di febbraio di quest’anno, una giovane vittima di nazionalità peruviana, a causa delle lesioni subite, è stata costretta a ricorrere alle cure mediche del locale ospedale, dal quale è stata dimessa con una prognosi superiore ai venti giorni.
Altrettanta violenza è stata usata nei confronti di un ragazzo di 18 anni a cui aveva offerto un passaggio. Nel tragitto, dopo essersi fermato, lo ha derubato dei suoi effetti personali per poi spingerlo violentemente per terra, prima di darsi alla fuga.
I primi giorni del mese di marzo, il venticinquenne ha commesso due reati a distanza di poco tempo ai danni di un negozio e di un supermercato. Nel negozio aveva tentato di rubare, in concorso con una giovane donna, alcuni costosi capi di abbigliamento. Vistosi scoperto dal proprietario, aveva abbandonato la refurtiva, fuggendo rapidamente.
Fallito il colpo, ha proseguito nel suo intento criminale, portandosi rapidamente all’interno del vicino supermercato dove, dopo rubato una borsa ed averla riempita con diversi prodotti trafugati, ha aggredito e picchiato il vigilantes che aveva cercato di fermarlo, ripreso dalle immagini del circuito di videosorveglianza.
Le indagini dei Carabinieri hanno permesso di individuare l’autore grazie alle descrizioni fornite dai testimoni e dalle visioni delle numerose telecamere pubbliche e private. Ad entrambi i rapinatori, già in carcere, nella giornata odierna è stata notificata l’ordinanza di misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Busto Arsizio e sono a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
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