Turotti è pronto per la prossima stagione della Pro Patria: “Nuovo tecnico ma stessa filosofia”
Il 1 luglio inizierà ufficialmente l’anno 2021-2022. Il direttore sportivo biancoblu fa il punto su presente e futuro. "Fietta resta con noi"
Con il 30 giugno si conclude la stagione 2020-2021 e dal 1 luglio inizierà quella nuova, 2021-2022. Sono stati tanti i cambiamenti in casa Pro Patria, uno su tutti quello in panchina con l’addio di Ivan Javorcic dopo 4 stagione e l’arrivo di Luca Prina, presentato una settimana fa.
Alla base dell’idea di continuità della società di via Cà Bianca c’è invece il direttore sportivo Sandro Turotti, elemento essenziale per le strategie societarie, non solo per quanto riguarda la costruzione della squadra.
«La Pro Patria riparte dall’anno che sta finendo, ovvero con una base di ragazzi che era già con noi ma con una guida tecnica nuova. Quello che non cambia è la filosofia: fare crescere i giovani, giocare un buon calcio e fare risultati. Forse è noioso usare sempre il termine continuità ma in questo momento è una grande cosa riuscire a fare ragionamenti di più anni. Sarà una sfida stimolante perché ci saranno diversi cambiamenti: il girone e la guida tecnica, che dopo tanti anni è un aspetto importante. Noi abbiamo una linea, vogliamo proseguire in questa direzione».
Elementi importanti della crescita della squadra in questi anni sono stati i veterani: Riccardo Colombo, Giovanni Fietta e Giuseppe Le Noci. «Colombo sarà la sua ultima stagione – spiega Turotti -, Fietta oggi dovrebbe arrivare l’annuncio che continuerà con noi mentre in questi giorni mi incontrerò con Le Noci per parlare del futuro. Tutti hanno sempre dato una grande mano, cosa che abbiamo sempre riconosciuto e che fa parte del modo di fare qui alla Pro Patria. Non sono stati semplici giocatori».
Intanto dei giovani che lo scorso anno sono stati protagonisti a Busto Arsizio sono diversi quelli che hanno fatto il salto in Serie B. Federico Gatti ha già firmato per il Frosinone, Ari Kolaj è a un passo dal Perugia e anche Emmanuel Latte Lath sarebbe vicino al passaggio nella seconda serie. «Sono cose che sicuramente fanno piacere – ammette il direttore Turotti -. Ho sempre detto e sottolineato più volte: quando si ottengono grandi risultati c’è anche la qualità dei giocatori. Anche Lombardoni poteva fare il salto ma l’infortunio lo ha condizionato. Io lo auguro a tutti, è anche motivo di grande orgoglio personale e per la società. L’unico dispiacere è non essere proprietario di tutti questi cartellini».
Venendo alla Pro Patria che sarà, un grosso lavoro di restyling toccherà l’attacco che, aspettando Le Noci, ora in rosa conta solo Sean Parker e Stefano Banfi, classe 2000 che dopo l’annata positiva alla Caronnese rientrerà a Busto Arsizio e si dovrà conquistare la conferma. «L’attacco è il reparto meno fornito e anche più difficile sul mercato – conferma il ds tigrotto -. Banfi ha fatto un percorso in crescendo sempre e sarà valutato. Abbiamo quattro posti da assegnare, sarà il reparto sul quale ci sarà più da lavorare ma lo sappiamo e siamo già all’opera per riempire questi quattro posti liberi»
Con la nuova stagione ci saranno già i primi movimenti di mercato. «Entro la settimana prossima – ammette Turorri – può darsi che qualche nuovo arrivo venga già comunicato. Al di là di infortuni, qualcuno ancora non sarà disponibile come Lombardoni, però l’idea è quella di andare in ritiro a Sondalo (dal 20 al 31 luglio, ndr) con lo scheletro della squadra già formato, così da dare la possibilità all’allenatore di lavorare su un gruppo ampio, che si andrà poi a completare. È sempre stato così tranne l’anno scorso che è stato anomalo».
Una grande novità per la prossima stagione sarà il ritorno alla suddivisione dei gironi in orizzontale, aspetto che metterà la Pro Patria di fronte a nuovi avversari. «Cambierà parecchio – conclude il direttore sportivo – perché sarà un girone totalmente diverso. Da tanti anni abbiamo giocato contro squadre delle quali conoscevamo le caratteristiche. Sulla difficoltà credo sia ancora presto per esprimersi, anche perché le squadre sono ancora tutte da fare. L’anno scorso dicevano che il Girone A era il più debole e invece è l’unico che ha mandato in Serie B due squadre (Como e Alessandria, ndr)».
Tutto è pronto quindi a Busto Arsizio per questa nuova stagione che sta per iniziare, con tante novità ma una filosofia che in questi anni è stata l’unica vera caratteristica insostituibile alla Pro Patria.
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