Sasso sul parabrezza, paura in A9 tra Saronno e Origgio

Il racconto del guidatore dell'auto che si è visto piombare un sasso dal ponte che passa sopra l'autostrada in direzione Milano, tra Saronno e Origgio: "Un grandissimo spavento, fortunatamente non ci siamo fatti male"

Sasso sul parabrezza in autostrada tra Saronno e Origgio

Un sasso sul parabrezza, mentre si percorre l’autostrada. Un incubo che torna e ricorda un passato abbastanza recente fatto di atti vandalici che hanno provocato lutti e tragedie.

La denuncia arriva da Facebook, da un post pubblicato da un cittadino comasco, Costantino Caristia, 52 anni, residente a Bregnano, e condivisa da parecchi residenti nel Varesotto e nelle vicine provincie di Monza Brianza e Milano.

Lo abbiamo contattato al telefono e ci ha raccontato gli attimi di paura, l’entità del danno e il fatto che tutto sommato è andata bene, per fortuna: «Domenica pomeriggio, intorno alle 13.45, stavamo viaggiando verso Milano con mia moglie e una coppia di amici. All’improvviso il botto. Subito ho guardato se davanti avessi qualcuno, ma non c’era nessuno, io ero in sorpasso e dall’auto di fianco, una piccola utilitaria, non può essere arrivato un oggetto così grande – ci ha raccontato Costantino, che di mestiere fa il rappresentante per una ditta tedesca ed è abituato a viaggiare su e giù per l’Italia -. È arrivato dall’alto per forza. Sono finiti vetri ovunque, fino sul sedile posteriore. Ero dopo il primo ponte superata l’uscita di Saronno, verso quella di Origgio/Uboldo, un ponte di ferro, da cui è difficile che possano essere caduti calcinacci. Sono uscito a Origgio e sono tornato indietro, nel frattempo ho chiamato la Polizia Stradale che mi ha confermato che non è la prima volta che ricevono una segnalazione simile: l’ultima mi hanno detto che è di un mese fa, quando un’auto è stata colpita lato passeggero, dove fortunatamente non viaggiava nessuno perchè il sasso in quella circostanza ha sfondato il vetro. Non sanno chi possa essere e non escludono nulla. Io me la sono cavata con un danno da 1000 euro e un grosso spavento, ma sono cose che non dovrebbero succedere».

Tommaso Guidotti
tommaso.guidotti@varesenews.it

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Pubblicato il 12 Luglio 2021
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Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da Felice

    Eh sì sono cose che non dovrebbero succedere se in questo paese ci fosse un minimo di rigore e senso di responsabilità e se ogni volta non ci si affidasse al solito buonismo ipocrita. Queste non sono ragazzate di poveri fanciulli rincitrulliti da social network e lock down covid, non è la replica di un videogame o di una challenge estrema che così tanto amate nelle vostre teste vuote, questi sono atti di tentato omicidio volontario premeditato. Immagino questi poverini che si annoiano e verranno circondati da inutili quanto deleteri assistenti sociali e consulenti di supporto psicologico quando invece avrebbero bisogno solo di essere sbattuti nelle patrie galere.
    In ogni caso nella ricca regione del fare sembra impossibile installare una telecamera di sorveglianza su una manciata di viadotti. Ovviamente ci sarà sempre il rimpallo tra la società che gestisce l’autostrada, quella che gestisce il ponte, quell’altra che gestisce il marciapiede e un’altra ancora che gestisce le barriere e ancora un’altra che gestisce i cartelli stradali. Ovviamente non si potrà installare una telecamera per catturare dei criminali senza avvisare con 12 cartelli che ci sono delle telecamere, si sa per la privacy….sia mai che il delinquente venga immortalato a sua insaputa, altresì sarebbe lui stesso a fare causa e vincere.
    Poveri noi! Ingessati dal bizantinismo legislativo. E se ci fosse scappato il morto? Ah ma scusate, questo è il solito modus operandi Italiano….il morto c’è già stato per episodi del genere, seguito da frasi tipo “mai più” o “per non dimenticare”. Si salvi chi può., proprio come una roulette.

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