Bianchi e Monti contro l’inaugurazione della nuova via del Cairo a Varese
“Spesi 700 mila euro di fondi regionali su una singola opera altisonante nel centro al posto di 700 piccoli interventi sul decoro urbano nelle castellanze”

«Oggi è stata inaugurata la nuova via del Cairo, resa pedonale e abbellita con 700 mila euro di fondi pubblici erogati da Regione Lombardia attraverso la Legge 9 del 2020 che ha dato numerose risorse a tutti i comuni lombardi. Un errore grande che sintetizza il governo degli slogan della Giunta del PD – spiega Emanuele Monti, consigliere regionale leghista e candidato a Varese – la Regione Lombardia ha dato l’opportunità ai comuni lombardi di realizzare opere pubbliche con risorse immediatamente stanziate per reagire ai danni economici legati alla pandemia e la scelta di Varese non avendo preparato alcun progetto su Sicurezza, rischio idrogeologico e decoro urbano è stata quella di pedonalizzare una via secondaria del centro storico».
«Il museo Morandini inaugurato ieri è un nuovo punto importante per la cultura e l’arte in città e ringrazio l’artista per il grande impegno verso la città – continua Monti -tuttavia giudico una scelta molto sbagliata destinare 700 mila euro di Regione Lombardia alla via del Cairo quando sono numerose le necessità della città a partire dai quartieri».
«Stiamo girando la città, via per via a partire dalle castellanze e sono numerose le segnalazioni di interventi che il Comune ha ignorato sul fronte del decoro urbano – aggiunge Matteo Bianchi, parlamentare e candidato Sindaco di Varese per il centrodestra- ritengo un errore la scelta di destinare questi fondi regionali tutti per via del Cairo, meglio in alternativa 700 interventi da mille euro nei quartieri di Varese».
«Lo abbiamo detto presentando la lista elettorale, c’è una Varese di cose da fare, la mia filosofia da Sindaco di Varese sarà l’opposto di quanto emerso con via del Cairo in primo luogo la cura della città poi progetti altisonanti e blasonati» conclude Matteo Bianchi .
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Certo che vuole una bella faccia a criticare quest’opera proprio dai “compari” di quelle amministrazioni che in oltre 20 anni non hanno lasciato traccia. Solo gli ottusi non si sono accorti che a Varese si è trasformata in meglio più negli ultimi 5 anni che, appunto, negli ultraventennali precedenti.