Ristori per comprensori sciistici: fondi anche per Brinzio, Cunardo e Maccagno
I tre comuni del Varesotto riceveranno i fondi per il programma di rilancio turistico del Pirellone

«La montagna è fondamentale per il rilancio turistico ed economico della Lombardia. I ristori sono un sostegno strategico per tutte quelle attività economiche che hanno particolarmente sofferto la crisi da pandemia: un segnale di speranza per centinaia di famiglie». Così l’assessore regionale al Turismo Lara Magoni commenta l’approvazione, da parte della Giunta lombarda, dei criteri e delle modalità di assegnazione di 33,8 milioni di indennizzi statali a sostegno delle imprese turistiche ubicate all’interno dei comprensori sciistici che sono state danneggiate nella stagione invernale 2020/2021 dalla mancata apertura al pubblico degli impianti e delle piste a seguito dei provvedimenti connessi all’emergenza sanitaria
«Dopo mesi di sofferenza, praticamente in lockdown lavorativo da due stagioni invernali, finalmente una buona notizia per operatori ed imprese turistiche che sono il volano dell’economia della montagna e che, con sacrificio e tenacia, rendono ancora più attrattivi e accoglienti i nostri territori. Una notizia positiva che dimostra la volontà di valorizzare una destinazione che rappresenta il 40% del territorio regionale, anche in vista delle Olimpiadi 2026. La montagna è fatta di gente resiliente e caparbia che ha tanta voglia di riemergere ed esaltare le proprie peculiarità. La Lombardia è al loro fianco» conclude l’assessore regionale.
Per la provincia di Varese i comuni interessati sono Brinzio, Cunardo, dove ci sono le piste da sci di fondo, e Maccagno con Pino e Veddasca per la sciovia della Forcora.
«Un provvedimento importante che andrà a ristorare un comparto tra i più colpiti dall’emergenza pandemica, offrendo a tutti gli operatori una prospettiva di ripartenza con maggiore fiducia in vista della nuova stagione invernale», il commento di Confcommercio Lombardia.
«Il provvedimento di Regione Lombardia è particolarmente significativo perché, anche a seguito della nostra costante interlocuzione, andrà a ristorare non solo le attività della ricettività, ma anche le imprese della ristorazione e del noleggio di attrezzature sciistiche – osserva Confcommercio Lombardia. Un sistema fortemente interconnesso, quello dell’economia della montagna che, in Lombardia, vale oltre 500 milioni di euro ogni anno e che, in una stagione normale, vede oltre 2 milioni e 500 mila presenze con ricadute importanti anche sul turismo delle città».
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