Nel quadrangolare di bocce a Creva si è consumata “la vendetta”
I campi del bocciodromo della Crevese posseggono pendenze singolari, abbastanza insolite e guai al malcapitato che non le conosca in modo completo
Sembra accertato che il presidente della Bocciofila Crevese si sia ispirato allo scrittore favolista greco Esopo e pure, in un secondo tempo, a Fedro, le cui favole subirono l’influenza, circa sette secoli dopo, dell’illustre predecessore ellenico; sembra – nulla di certo, solo sussurri – che sulla sua scrivania campeggino le versioni greche e latine della favola “La volpe e la cicogna”.
La qual favola racconta di una volpe – un po’ burlona – che invitò a pranzo una cicogna e come leccornia ci fosse una succosa minestra servita in una scodella a fondo piatto, per cui mentre l’anfitrione leccava senza alcuna difficoltà, la povera cicogna riusciva a malapena a bagnare il becco. La cicogna signorilmente incassò la burla, anzi invitò anche lei a pranzo la volpe per il giorno successivo.
Solo che le squisite rane cucinate con maestria vennero servite in vasi dal collo lungo e stretto, così questa volta fu la cicogna ad abbuffarsi pescando con il lungo becco il cibo prelibato, mentre la volpe dovette accontentarsi del profumo, non riuscendo a inserire il muso nell’angusta apertura del vaso. A questo punto la logica domanda: cosa c’entrano Esopo e Fedro con Fausto Delli Gatti?
Si dà il caso che il 12 settembre a Brezzo di Bedero viene disputato un quadrangolare amichevole a squadre: la compagine di casa maramaldeggia e vince i tre incontri sui suoi campi con facilità lasciando solo le briciole agli avversari – per la storia Crevese, Cuviese e Monvallese -.
Il 3 ottobre, sui campi della Crevese, altro quadrangolare amichevole con Bederese, Bei Giurnà e Bocciofila Malcantone del Canton Ticino.
E qui si consuma la vendetta, forse a lungo meditata dai locali.
Sorteggio subito perfido: chi mette di fronte nel primo incontro? Ma è scontato, Crevese contro Bederese.
Ora è noto anche a coloro che hanno un approccio non particolarmente approfondito con le bocce, che i campi del bocciodromo di Creva posseggono pendenze singolari, abbastanza insolite e guai al malcapitato che non le conosca in modo completo: va incontro, nell’accosto, a prevedibili figuracce.
Così accade ai bederesi che subiscono un impietoso 24-10. Ormai solo un evento straordinario potrebbe consentire ai trionfatori di appena un mese prima di riaggiustare la classifica: ciò non accade e Bedero finisce sconsolatamente al terzo posto, limitandosi a battere una rassegnata BeiGiurnà, il cui presidente Mauro Giudici, con molta ironia e sportività, proclama: ”Adesso capisco perché c’invitate, sapete chi arriva ultimo!” mentre un altro giocatore tuona: “La prossima volta organizziamo noi un quadrangolare a Brenta, sui nostri campi, allora vedremo!”.
Per la Crevese la strada appare in discesa, seppure nell’ultimo incontro con gli svizzeri di Malcantone debbano sudare le proverbiali camicie per riuscire a prevalere per 24-20. Ecco i ticinesi sono stati la gradita sorpresa. Si sono adattati con una certa rapidità ai campi e hanno esibito spesso giocate di classe e una terna davvero competitiva che ha saputo ribaltare con rimonte perentorie gli svantaggi accumulati in precedenza.
Di nuovo è stata dimostrata non solo la validità della formula, ma anche l’innegabile compiacimento, da parte di atleti di diversa provenienza, di condividere amicizie e socialità, doni abbastanza ardui da ricevere in questi ultimi tempi.
A Daverio è andato in scena l’incontro di andata dei playoff di prima categoria, decisivo per l’ammissione alle finali di Bergamo, tra i varesini della F.lli d’Italia e i bresciani della Arcos. Purtroppo per i padroni di casa il punteggio è crudele e lascia loro poche speranze che nel ritorno possa essere capovolto: uno scacco per 2-6 è nei numeri spietato e solo un miracolo potrebbe consentire una rimonta che avrebbe del sensazionale. Certo le due sconfitte di Biancotto per 8-7 nelle individuali e, di nuovo, per 8-7, in coppia con D’Altoè, avrebbero potuto tramutarsi in successi che avrebbero letteralmente stravolto il risultato finale.
Riandiamo a Francesco Primo di Francia che dopo la sconfitta di Pavia esclamò: “Nulla è perduto fuorché l’onore” e al motto latino “spes ultima dea”: per la F.lli d’Italia, nel ritorno, il solo imperativo sarà crederci, crederci fino all’ultima boccia.
PILLOLE DI BOCCE
2 ottobre – playoff campionato prima categoria – ritorno – Sulbiatese (Monza) – F.lli Italia (Varese) 2-5 Biancotto Renato (VA) 1-1 Angelini/Calegari/Macchi (VA) 2-0 Angelini/Calegari (VA) 2-0 Biancotto/D’Altoè (VA) 0-1 F.lli Italia al turno successivo
8 ottobre – Malnate – finale regionale serale coppie – 1) Barilani/Bossi – Cuviese 2) Fiorato/Varè – Malnatese 09 ottobre – Daverio – playoff campionato prima categoria – andata – F.lli Italia (VA) – Arcos (BS) 2-6 15 ottobre – Bedero – finale regionale serale individuale BCD
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