Il salasso arriva in bolletta: ecco chi colpisce e come

Fin dai primi giorni dell'anno si è parlato del rincaro delle bollette dell'energia e del gas. Ma di cosa si tratta, E chi colpisce? Abbiamo provato a studiare la situazione per voi

bolletta

Fin dai primi giorni dell’anno si è parlato del grande rincaro nel primo trimestre delle bollette dell’energia e del gas, che in termini percentuali è importante: per l’energia elettrica supera il 50%, mentre supera il 40 per il gas. A causarlo, la situazione mondiale che ha fatto alzare enormemente i prezzi dell’energia.

Ma chi colpisce tra i cittadini? Abbiamo provato a studiare la situazione per voi.

QUALI BOLLETTE SONO COINVOLTE

Prima di vedere quali sono le componenti che aumentano in bolletta, è fondamentale tenere conto di una cosa: le stime dei rincari calcolate da ARERA (L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), riguardano la famiglia-tipo nel mercato tutelato e che non percepisce il bonus energia: per chi è già passato al mercato libero tali numeri non corrispondono: potrebbero essere superiori o inferiori, a seconda dell’offerta a cui hanno aderito, mentre per chi percepisce il bonus energia i rincari verrano da questo di fatto azzerati, mentre .

Fatta questa importante premessa, ARERA stima che in generale, nel primo trimestre 2022, sia previsto un aumento nelle bollette del 55% per l’energia elettrica e del 41,8% per il gas naturale rispetto al periodo precedente. Percentuali, peraltro, che tengono già in considerazione le misure adottate dal Governo italiano per mitigare i rincari, senza le quali gli incrementi avrebbero toccato addirittura il 65% per l’energia elettrica ed il 59,2% per il gas.

I DETTAGLI DEI RINCARI PER L’ENERGIA

Entrando più nel dettaglio, sia per l’energia elettrica che per il gas l’aumento è legato principalmente al rialzo della componente materia prima, ma ognuna delle due bollette la questione è un po’ più articolata.

Per la bolletta dell’energia elettrica questo aumento si scompone in più parti: +37,3% come effetto dell’aumento di prezzo dell’energia, + 3,3% legato alla spesa di dispacciamento, cioè ai costi di distribuzione dell’energia stessa e +15% per la spesa di perequazione. La perequazione è una quota che ha lo scopo di equilibrare i costi sostenuti dalle imprese di distribuzione, quei costi cioè che dipendono dal prezzo d’acquisto e dispacciamento che possono oscillare a seconda delle condizioni di mercato: il motivo del +15% è legato al recuperi degli scostamenti del 2021, causati dagli straordinari aumenti del prezzo dell’energia degli ultimi mesi: quindi, ancora dall’aumento di prezzo della materia prima, ma in questo caso quello già accumulato nei mesi passati.

Questi aumenti sono parzialmente controbilanciati da una leggera riduzione delle tariffe regolate di rete, -0,6%, resa possibile dalla recente decisione dell’Autorità di ridurre il tasso di remunerazione delle infrastrutture. Sono infine rimasti ancora a zero gli oneri generali di sistema.

L’aumento finale è quindi del 55% finale per la famiglia tipo, che non percepisce i bonus_sociali.

I DETTAGLI DEI RINCARI, PER IL GAS

Per il gas naturale, l’andamento è determinato da un aumento della materia prima, basato sulle quotazioni a termine relative al prossimo trimestre, del +41,2%. A questo si somma un leggero incremento (+0,6%) dovuto principalmente alle componenti di bilanciamento e settlement, solo parzialmente compensato dalla riduzione della remunerazione delle reti gas, decisa di recente dall’Autorità. Gli oneri generali anche per il gas sono pressoché a zero e l’IVA rimane al 5%,  come nel precedente trimestre. Si arriva così al +41,8% per l’utente tipo, che ha un contratto con il mercato tutelato e non percepisce i bonus sociali.

COSA HA FATTO IL GOVERNO PER MITIGARE GLI AUMENTI

Con la Legge di Bilancio 2022, il Governo ha sostanzialmente fatto tre cose: stanziato fondi per ridurre gli oneri generali di sistema (? che vuol dire?) Ridotto l’Iva sul gas al 5% per il trimestre, stanziato le risorse necessarie agli interventi per chi percepisce il bonus per energia e gas, permettendo di azzerare per chi è in difficoltà il maggior costo della bolletta.

Per farlo, ha impegnato 3,8 miliardi di euro: 1,8 miliardi destinati alla riduzione degli oneri generali di sistema per l’elettricità e 480 milioni per quelli gas nel prossimo trimestre. 912 milioni sono invece destinati al potenziamento dei bonus. A questo si aggiunge la riduzione al 5% dell’IVA per le bollette gas.

ISEE FONDAMENTALE PER AVERE IL BONUS SOCIALE ENERGIA

In vista di questi aumenti il Governo ha predisposto alcune misure che consentono di mantenere sostanzialmente invariata la spesa per elettricità e gas per le famiglie che percepiscono i bonus sociali elettricità e gas. Per queste famiglie da luglio scorso il bonus è, di fatto, automatico: chi ne ha diritto, cioè nuclei con Isee non superiore a 8.265 euro, o 20.000 se con più di 3 figli, troverà il bonus sociale direttamente accreditato in bolletta, semplicemente effettuando la richiesta dell’ISEE.

Resta invece necessaria la compilazione della domanda per le riduzioni da disagio fisico, per l’utilizzo di apparecchiature elettromedicali salvavita.

 

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 22 Gennaio 2022
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  1. marco_mira
    Scritto da marco_mira

    Buongiorno,
    sono un utente con casa singola di circa 130mq. L’aumento è notevole: Dai miei calcoli circa un 40% in più rispetto al periodo novembre-dicembre 2020. I consumi sono i medesimi (entro il 5% di differenza). Io ho un contratto che “segue” la tutela nel mercato libero. Purtroppo questa gente è furba: aumenta i prezzi nel periodo in cui i consumi sono più alti e li abbassano ad Aprile…

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