La nuova ecologia passa dal caro bollette: i passi dell’Assemblea Ecologista in vista delle regionali

Conversazione con Dino de Simone, di Progetto Concittadino, che sta partecipando agli incontri - nazionali e regionali - per costruire una nuova aggregazione ecologica

Personaggi generiche

Nuovi passi avanti per una formazione ecologista che si possa presentare, con una federazione nata dal basso, alle elezioni prossime regionali e politiche. Per sapere di più ne abbiamo parlato con Dino De Simone, tra i leader di Progetto Concittadino, che fa parte del gruppo fondativo della formazione, che si è autodefinita Assemblea Ecologista.

Come è andato l’incontro di Firenze?

«Benissimo – spiega De Simone – Più di 200 partecipanti, molte esperienze dai territori di tutta Italia, ottima presenza di relatori esterni interessati alla nascita di un soggetto politico ecologista in Italia. Questo ci ha fatto capire che la richiesta è forte, c’è, e viene dai territori. Ora il lavoro che stiamo facendo è su più livelli: stiamo preparando una prossima assemblea nazionale per giugno e, parallelamente a livello lombardo, stiamo vivendo l’esperienza di una assemblea ecologista nella regione»

Il percorso è già partito?

«Ci siamo trovati a Lecco settimana scorsa, con liste e associazioni che fanno politica ecologista a livello territoriale, da praticamente tutte le provincie, con l’intenzione di rafforzare il gruppo di lavoro lombardo: con l’obiettivo da un lato di lavorare sulla federazione dell’Assemblea Ecologista, ma dall’altro lato anche di lavorare su temi specifici , rafforzando visione comune della transizione ecologica».

Quali temi, in particolare?

«Un tema grosso su cui stiamo lavorando è l’energia. Il caro bolletta del gas rischia di essere letto in maniera distorta: la vera uscita dall’aumento dei costi non è aiutare le fonti fossili, ma spingere fortemente su fonti rinnovabili e efficienza energetica. Puntare sulla comunità energetica rinnovabile: una comunità di consumatori che diventa anche produttrice di energia rinnovabile, e per questo già da ora possono avere incentivi importanti sull’energia che producono. Una cosa possibile – magari approfittando dei contributi per le riqualificazioni degli edifici – su tetti dei comuni, delle parrocchie, dei condomini: che possono mettere energia in comunità e addirittura fornirla ad altri, avendo degli sconti sui loro pagamenti. Questa è la via giusta per contenere l’aumento dei costi.

Un altro tema è quello della sanità di prossimità: che non è un tema strettamente ecologista, ma si occupa di una società sostenibile, e che va ripensato soprattutto in Lombardia. Del resto ci vogliamo occuparci di lavoro nella transizione ecologica. Diciamo che siamo nell’ottica dei verdi tedeschi e nell’ambito ambientalista europeo.

Quali sono i vostri prossimi passi dal punto di vista dell’organizzazione?

Ci sono due momenti importanti: il primo, a metà marzo, è un incontro tra tutte le liste lombarde che si richiamano al manifesto di Assemblea Ecologista. E in questo senso faccio appello a tutte le liste varesine che mettono al proprio interno l’ecologia di farsi avanti, contattarci (in questo caso progetto concittadino), per poter fare questo percorso insieme e partecipare all’assemblea, per valutare la costruzione di un percorso comune.

Dopodichè Assemblea Ecologista è invitata all’incontro che l’Alleanza per la transizione ecologica (ATE) sta organizzando a fine marzo: un incontro dove questa associazione nazionale nata con la finalità di promuovere la costituzione di un nuovo soggetto politico necessario a sostenere la transizione ecologica in Italia, si presenta a livello nazionale».

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 24 Febbraio 2022
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