San Biagio, il santo che protegge dal mal di gola
Una tradizione molto in voga a Milano e in altre località italiane. Il 3 febbraio si mangia il panettone avanzato da Natale per prevenire i malanni di stagione

Anche in periodo di Covid proteggere la gola è importante. Giusto farlo coprendo le vie aeree quando si esce al freddo, ma ci sono anche metodi alternativi.
Tra questi ce n’è uno che trova le proprie radici nella credenza popolare. Il 3 febbraio, è infatti san Biagio, il santo protettore delle gole.
Martire, Biagio era vescovo della comunità di Sebaste in Armenia intorno al 316. La sua venerazione è nata grazie ad un miracolo, riconosciuto dalla Chiesa Cattolica: riuscì a guarire un bimbo cui si era conficcata una lisca in gola e da quel momento è invocato come protettore per i mali di quella parte del corpo.
Il rito della “benedizione della gola” viene celebrato in diverse località d’Italia, ma non solo. Nel giorno di san Biagio le gole dei credenti vengono benedette dal parroco durante la messa incrociando due candele (anticamente si usava olio benedetto), ma ci sono anche diverse altre tradizioni tramandate in occasione dei festeggiamenti del Santo.
A Milano e in Lombardia, ad esempio, san Biagio è il giorno del panettone avanzato da Natale e mangiato la mattina proprio per proteggere le gole di grandi e bambini. In alcune località il panettone stesso viene benedetto e distribuito ai fedeli. In Campania, in provincia di Salerno, si mangiano le polpette e i “cavadduzzi”, piccoli pani preparati con acqua e farina, benedetti dal parroco e distribuiti poi ai fedeli.
Le reliquie di San Biagio sono custodite nella Basilica di Maratea, città di cui è santo protettore.
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