Negli scatti di Marco Barbieri una Varese “sospesa”
Il fotografo e videomaker varesino presenta l'esposizione "The Blue Green Land". L'inaugurazione sabato 5 marzo, dalle 16, al Premiato Biscottificio
Davanti alle quattordici fotografie di Marco Barbieri si possono provare sentimenti contrastanti. Sorprendersi per la bellezza dei luoghi e per loro particolarità e, nel frattempo, scontrarsi con una sensazione di smarrimento. Come se quegli scatti non appartenessero ad un tempo preciso. “The Blue Green Land” è la mostra che il fotografo e videomaker varesino inaugura sabato 5 marzo, dalle 16. L’appuntamento è nell’ex Biscottificio, in uno dei cortili più belli del centro di Varese, anche sede dell’agenzia di comunicazione digitale e video che Marco condivide con la compagna Sara Malaguti. Il percorso espositivo si compone di quattordici scatti e un video con altre immagini di questo progetto nato nell’estate del 2021.
Fotografie che raccontano la dimensione della provincia fatta di luoghi spesso familiari, ma che viene raccontata con uno sguardo nuovo, capace di coglierne l’anima più profonda. «Mi sono fermato ad osservare i luoghi, soprattutto intorno al Lago di Varese, sulla strada provinciale, e mi sono reso conto che alcuni paesaggi assomigliano più ad una cartolina sgualcita degli anni Novanta. Guardandosi intorno si vedono costruzioni in disuso che raccontano un passato industriale che non esiste più, piccole attività familiari, spazi vuoti, come se tutto si fosse fermato in un tempo sospeso».
Per questo progetto Marco ha scelto di scattare con la macchina fotografica a pellicola: «Ho dovuto rallentare lo sguardo ed è stato naturale scegliere un mezzo più lento del digitale, con meno produzione, una lentezza nello sviluppo e con l’attesa di scoprire il risultato».
Barbieri racconta che a far scattare la scintilla di questo progetto è stata la voglia di indagare il rapporto tra il territorio e l’individuo. «Ho cercato di cogliere il rapporto di amore e odio che spesso accomuna le persone che vivono in provincia, una dimensione che offre la tranquillità e la lentezza, ma che può tramutarsi in noia e desolazione. Luoghi che ami e odi nello stesso tempo perché se da una parte te ne vorresti andare, dall’altra torni sempre. Un po’ come capita nei rapporti familiari, nonostante tutto non puoi farne a meno». E sottolinea: «Cerco sempre delle situazioni che mi colpiscono e che mi fanno sorridere, che in qualche modo abbiano uno sguardo ironico».
La mostra è a cura di Laura Davì, le stampe sono realizzate dallo studio Fahrenheit. Il Premiato Biscottificio è in via San Martino della Battaglia 6/B a Varese. Marco Barbieri è un videomaker e fotografo di Varese, classe 1978. Dopo la laurea in Scienze Politiche ha studiato fotografia con Sandro Iovine e Luz Photo e videomaking con Larissa e Leonid Alekseychuk. È possibile vedere l’esposizione su appuntamento, contattando il Premiato Biscottificio.
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