Il campionato italiano di 12 ore su strada parla varesino grazie ad Andrea Arnaboldi

A Provaglio d’Iseo Arnaboldi ha percorso 131,011 chilometri in 12 ore di corsa: "Vittoria dedicata a Luca e Simone, amici che non ci sono più ma sono sempre con me. Il mio obiettivo? La Nazionale, ma anche ispirare le persone a inseguire i loro sogni"

Atletica leggera e podismo

Il campionato italiano di 12 ore su strada parla varesino e lo fa con la gambe, la testa e la forza d’animo di Andrea Arnaboldi, 42 anni, atleta di Galliate Lombardo della Asd Your Difference.

La gara, organizzata dall’Atletica Franciacorta, si è svolta sabato 9 aprile a Provaglio d’Iseo, nel Bresciano, su un circuito di 1366 metri tra le vie e i vicoli del centro del paese. Gli atleti lo hanno percorso partendo alle 7 e arrivando alle 19: Arnaboldi ha percorso 131,011 chilometri, superando Cristiano Rollo e Massimo Zimbardo, secondo e terzo al traguardo.

Andrea di mestiere fa il mental coach, o meglio l’”ispiratore” come ama definirsi lui. Conosciuto per i suoi “Spettacolo spettacolare!”, si allena per questi progetti sportivi di ultramaratone da poco più di un anno e non arrivava da un periodo positivo, anzi: «Stavo passando un periodo difficile, due settimane fa ho provato a fare lo stesso tipo di gara a Biella e dopo 30 km mi sono fermato, arrivavo da un infortunio e non riuscivo a correre – racconta -. Per prepararmi alla gara in Franciacorta ho svolto solo 5 allenamenti in totale, ho passato la maggior parte del tempo sdraiato su un lettino dal fisioterapista e dall’osteopata. Con il mio team, senza il quale non potrei essere qui, ci siamo presentati alla gara credendoci, ma il risultato è stato inaspettato, un vero e proprio “miracolo sportivo”. È la dimostrazione che credendo nei sogni si può arrivare dove si vuole, superando le delusioni e andando avanti. Classifica, medaglia, premi, passano sempre in secondo, terzo, quarto posto. Per me la vera vittoria è ispirare le persone nel mio piccolo, con umiltà e con l’esempio pratico, seguendo il mio motto “Continua a sognare, non conta la meta, conta il viaggio!”».

«Con me hanno corso due amici, anzi due fratelli, che mi affiancano in ogni esperienza che provo a portare a termine. Sono Luca Dalla Bona e Simone Crespi, non ci sono più fisicamente, ma li porto sempre con me, nel mio cuore e questa volta anche sulle mie scarpe: ho scritto i loro nomi e mi hanno accompagnato nel percorso, sono stati tutte e dodici le ore con me, al mio fianco – racconta ancora Andrea, ambasciatore di Aisla, l’associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica -. Con le mie imprese sportive voglio portare un messaggio di solidarietà e i miei valori, per tutte le persone e per i bambini. La dedica per questo successo va a Luca e Simone».

Atletica leggera e podismo

Andrea ha un sogno nel cassetto che proverà a realizzare correndo e portando il suo messaggio lungo altri percorsi, provando a raggiungere l’obiettivo: «Fra due settimane, il 30 di aprile, correrò la 12 ore di Mestre – spiega -: proverò a fare ancora più chilometri, se arrivassi vicino ai 140 potrei entrare in lizza per essere selezionato per la Nazionale Italiana di Ultramaratona. Quando scali l’Everest c’è un grande lavoro da fare, tanta fatica, ma quando si è vicini alla vetta è lì che c’è il tratto più complesso e duro da affrontare. Vestire la maglia azzurra sarebbe bellissimo, ci proverò, ma il mio obiettivo primario resta ispirare le persone a inseguire i loro sogni».

Del team Your Difference insieme ad Andrea Arnaboldi fanno parte: i fisioterapisti Daniele Pellegrini, Anthony Antonello e Fabio Todaro, l’allenatore Luca Filipas, il medico medico Fabrizio Angelini, il team manager Andrea Dragoni, gli sponsor Mewo, Artes Etichette, Pasta Spinosi, Medicalcenter, il mentore Gabriele Bernasconi.

Tommaso Guidotti
tommaso.guidotti@varesenews.it

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Pubblicato il 11 Aprile 2022
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