Quattro giorni per 56 squadre: torna a Varese il Trofeo Garbosi da 41 anni l’evento di Pasqua più atteso
Dopo due anni di stop a causa dell'emergenza sanitaria, si torna ragazzi di 11, 12 e 13 anni tornano a sfidarsi sui parquet delle diverse palestre in provincia. Un torneo creato da Paolo Vittori che presenta il suo libro autobiografico

Non ci sarà l’accoglienza, mancherà anche la sfilata finale, ma il trofeo pasquale Garbosi tornerà in presenza. L’incertezza di questi mesi ha pesato su alcune decisioni degli organizzatori, Paolo Vittori con il figlio Luca e Gianni Chiapparo, alcune squadre straniere hanno rinunciato, ma l’atmosfera giocosa e intensa di questo torneo che vede coinvolti i ragazzi di 11, 12 e 13 anni, sarà nuovamente protagonista nei giorni di Pasqua tra il 15 e il 18 aprile.
Sono 16 le squadre iscritte sia nella categoria Under 12 sia nell’unger 14 mentre sono 22 quelle dell’under 13. I ragazzi che arrivano un po’ da tutt’Italia, Venezia, Empoli, Roseto, Padova, Mestre, Torino, non saranno ospitati dai coetanei varesini ma saranno in albergo.

La finale U12 si disputerà nel pomeriggio di Pasqua a Gallarate mentre le altre due finali saranno la mattina di Pasquetta al palazzetto di Malnate.
La presentazione della 41esima edizione del Trofeo Garbosi, voluto da Paolo Vittori nel lontano 1979 , è coincisa con la presentazione del libro scritto dallo stesso campione di basket, classe 1938, che, nella sala Campiotti della Camera di Commercio ha presentato anche il suo libro autobiografico “No gavevo premura”.
A festeggiare la nuova avventura, tanti amici del mondo del basket come l’allenatore della nazionale Meo Sacchetti e il capitano dell’OJM Carlo Ferrero. E ancora, Marzorati, Recalcati, Bulgheroni.

Una festa a cui hanno partecipato anche il sindaco Davide Galimberti e il direttore generale della Camera di Commercio Mauro Temperelli. Entrambi hanno sottolineato gli importanti valori che il Trofeo rappresenta da sempre per la città come strumento di sport e amicizia ma anche come volano economico per l’indotto che crea.
Tra un ricordo e un aneddoto, uno scherzo e un insegnamento, Paolo Vittori ha regalato ancora emozioni con la sua vita intensa. Le stesse emozioni che giovani campioni in erba inizieranno a provare da venerdì prossimo.
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