Tragedia familiare a Samarate: uccide madre e figlia di sedici anni
Le vittime sono una donna di 56 anni e sua figlia di 16; ferito l'uomo, il marito, di 57 anni e l'altro figlio di 23. La donna aveva confidato al suo legale l’intenzione di avviare le pratiche per la separazione
A lanciare l’allarme sono stati i vicini di casa: hanno visto un uomo appeso alla ringhiera del balcone, sanguinante che chiedeva aiuto. Quando i carabinieri sono arrivati in via Torino, a Samarate, intorno alle 7 di questa mattina, mercoledì 4 maggio, hanno fatto la tragica scoperta: in casa i corpi di due donne, a terra un ragazzo ferito. I contorni di una tragedia familiare i cui dettagli andranno definiti dopo le indagini.
L’uomo ferito che chiedeva aiuto è il padre, Alessandro Maja, 57 anni, nato a Milano. Sarebbe stato lui ad uccidere forse con un martello la moglie Stefania Pivetta, 56 anni, casalinga, originaria di Cassano Magnago, e la figlia Giulia di 16 anni. Ferito invece il figlio di 23 Nicolò. I sanitari del 118 hanno richiesto l’intervento dell’elisoccorso per trasportare il figlio Nicolò all’ospedale di Varese: ha riportato un trauma cranico e le sue condizioni sono gravi. Il padre che aveva ferite ai polsi e pare abbia tentato di darsi fuoco è stato invece ricoverato a Busto Arsizio ed è piantonato.
I due figli sono stati aggrediti nel letto della loro camera, la madre sul divano.
Secondo il cugino di Stefania Pivetta in famiglia c’erano problemi da tempo. Problemi che non erano emersi pubblicamente visto che secondo i vicini si trattava di una famiglia tranquilla, come conferma anche il sindaco Enrico Puricelli: «I ragazzi, Nicolò e Giulia, vivevano una vita serena. Il padre è un architetto, avevano acquistato la villetta nel 1999, dopo essersi trasferiti qui da Milano. Non risulta alcun episodio di violenza pregressa».
Tuttavia, secondo quanto appreso in un secondo tempo e confermato poi dal sindaco Enrico Puricelli, la donna aveva confidato al suo legale l’intenzione di avviare le pratiche per la separazione.
Parlano vicini e conoscenti
La testimonianza della vicina dirimpettaia
Le parole dell’assessore ai Servizi Sociali Nicoletta Alampi
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su "Togliete quelle pellicole: il viaggio in treno è anche il nostro bellissimo panorama"
Felice su Abbandona rifiuti nei boschi della Linea Cadorna: multa da 4.500 euro ad un 60enne
Alfaman su "Togliete quelle pellicole: il viaggio in treno è anche il nostro bellissimo panorama"
fp su "Togliete quelle pellicole: il viaggio in treno è anche il nostro bellissimo panorama"
lenny54 su “Adesso ti ammazzo", paziente sfonda il vetro con una pietra e devasta l'ambulatorio a Mesenzana
PaoloFilterfree su "Caro generale Vannacci le tue tesi sono strampalate e la Storia è una cosa seria"













Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.