Da “Amici Ararara” a Roberto Benigni, la carriera dei Fichi D’India

Tante le esperienze del duo comico: dalle prime esibizioni nei locali del Varesotto, all'interpretazione del Gatto e la Volpe nel film del regista Premio Oscar

Fichi d'india

Con il loro “Tichi tic” hanno fatto ridere tutta l’Italia. Due microfoni, un ritornello ritmato e una battuta dietro l’altra. E poi c’era un’altro tormentone, quello di “Amici Ararara” dove facevano le televendite. E ancora gli sketch comici a Zelig, a “La sai l’ultima?”, gli interventi su Radio Deejay.

“Cappuccetto Rosso”, “L’autista e la bambina”, “Il pescivendolo”, “Le donne delle pulizie” e tanti altri spettacoli, messi in scena con una comicità semplice e genuina che li ha sempre premiati. Risate vere, a volte suscitate da battute improvvisate.

Un duo comico inimitabile quello dei Fichi D’India che con la sua comicità clownesca ha conquistato il pubblico di tutta Italia. Una carriera iniziata alla fine degli anni Novanta dai locali del Varesotto, per poi superare i confini della provincia e oltre. Diventano leader incontrastati delle trasmissioni di Radio Deejay nei primi anni Novanta, iniziano le tournèe teatrali come “Un, due, tre…stella!”. Partecipano alla 50esima edizione del Festival di Sanremo, al Maurizio Costanzo Show e tanto altro.

E poi il grande schermo. Roberto Benigni li chiama ad interpretare il Gatto e la Volpe in  “Pinocchio”, definendoli “Gli unici veri clowns di questo millennio”. Partecipano ai cinepanettoni di Boldi e De Sica come”Merry Christmas”, “Natale sul Nilo”, “Natale in India”. E ancora i libri, il teatro, le piazze e le ospitate in tanti programmi Tv fino alla metà degli anni Duemila.

Il duo dei Fichi D’India, un’avventura iniziata quasi per gioco, negli anni è diventata parte della storia del cabaret. Oggi che Bruno Arena è scomparso, in tanti ricordano gli spettacoli portati sul palco insieme a Max Cavallari, sempre così divertenti da strappare il sorriso.

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Pubblicato il 28 Settembre 2022
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