Vaingiro: tutto sul Sacro Monte di Varese

Abbiamo raccolto le principali informazioni sul Sacro Monte: per godersele e non perdersele più

sacro monte

Il Sacro Monte di Varese è un luogo straordinario: non solo per il suo valore monumentale e spirituale, ma anche per quello paesaggistico e naturalistico.Per tutte queste ragioni ha pienamente meritato la sua definizione di sito Unesco, e merita una notorietà mondiale.

Gli stranieri hanno già imparato a conoscere questo posto, e arrivano, per visitarlo, da tutto il mondo. Non solo per la seicentesca salita delle Cappelle, ma anche per la bellezza del borgo e dei suoi panorami.

Ecco tutto quello che c’è da vedere.

LA SALITA DELLE CAPPELLE

Quella della salita delle cappelle è un’esperienza mistica, culturale e sportiva insieme: “strappo” per gli sportivi, momento di riflessione immersi nell’arte e nella natura per chi vuole fare il punto su di sè, lungo “rosario fisico” per chi affronta la salita da un punto di vista strettamente religioso, sia in forma penitenziale che di glorificazione. Ce n’è per tutti, e vale la pena affrontarla almeno una volta nella vita: molti varesini la considerano un’esperienza da ripetere spesso.

La salita, lunga circa 2 chilometri con circa 300 metri di dislivello percorsa su una strada molto larga di acciottolato, è divisa in tre parti, come i misteri del rosario: si dice che le cappelle siano state progettate distanti tra loro esattamente quanto dieci “ave maria”.

I Misteri Gaudiosi sono dalla prima alla quinta cappella, i Misteri Dolorosi sono dalla sesta alla decima cappella, i Misteri Gloriosi sono dall’undicesima cappella fino alla 15esima, che è rappresentata dal santuario.

Ogni cambio di misteri è segnato da un arco e una fontana: ma attenzione, solo una delle fontanelle è potabile, quella alla decima cappella. E’ importante perciò che vi attrezzate non solo di un bel paio di scarpe comode, ma anche di una bottiglietta d’acqua, che potrete poi riempire di nuovo proprio alla decima cappella.

Qui vi raccontiamo la storia di ogni cappella con l’aiuto di Marina Albeni, di Archeologistics, che ha fatto con noi una “salita guidata” sulla via sacra.

Prima Cappella:

Seconda Cappella

Terza cappella

Quarta Cappella

Quinta cappella

Sesta Cappella

Settima Cappella

Ottava cappella

Nona cappella

Decima cappella

Undicesima cappella

Dodicesima cappella

Se non lo vedi, cerca il video qui: https://fb.watch/fJv_y8sIVR/

Tredicesima cappella

Quattordicesima cappella

La fine della salita delle Cappelle: la Quindicesima, il  Santuario

IL SANTUARIO

Il santuario è il fulcro del sacro Monte, meta di pellegrinaggio fin dal medioevo, e ancora ora punto di riferimento per i pellegrini di tutta Italia e del mondo.

L’odierno santuario è il risultato di una serie di interventi, confermati dagli scavi archeologici effettuati in occasione del restauro della cripta del santuario, terminato nell’ottobre 2015.

Qui sono riconoscibili tre fondamentali costruzioni: una chiesa di età carolingio-ottoniana (IX-X sec) con abside a emicilio volta a est; una chiesa di età romanica, ampliata ad ovest ed eretta a una quota superiore e al disopra della chiesa preesistente al fine di utilizzarne il presbiterio come cripta, con relativa scala di discesa; il radicale intervento degli anni 1472-1476 dell’architetto ducale Bartolomeo da Cremona detto Il Gadio e di Benedetto Ferrini da Firenze che, per volontà del Duca di Milano Galeazzo Maria Sforze e dei suoi avi, amplia l’edificio romanico da una a tre navate e riedifica il presbiterio a tre absidi. Quasi perduto il ricco apparato decorativo che i signori di Milano commissionarono per il più importante santuario mariano del loro ducato,  l’attuale veste del Santuario di Santa Maria del Monte sopra Varese va fatta risalire in buona sostanza al XVII secolo: una fastosa decorazione nella quale gli affreschi di Giovan Mauro della Rovere, di Giovanni Paolo Ghianda, di Salvatore Bianchi, dei Lampugnani sono inquadrati da abbondanti stucchi barocchi. Anche l’imponente altare maggiore, sul quale è posta la venerata statua lignea della Madonna col Bambino, d’intaglio trecentesco, fu realizzato dopo la metà del Seicento. La stagione decorativa che interessò il santuario nel XVII secolo si collega alla grandiosa impresa della Via Sacra del Sacro Monte di Varese costituita dalle quattordici cappelle dedicate ai Misteri del Rosario.

LA CRIPTA

Riaperta solo nel 2015, dopo ampi lavori di restauro, la cripta del santuario di santa Maria del Monte è uno straordinario pezzo di storia antica, ricco di affreschi medievali. In essa sono stati ritrovati affreschi del 15esimo secolo in ottimo stato di conservazione, tombe medievali e persino resti di una struttura precedente alla cripta stessa, del nono secolo. Deve essere visitata solo a piccoli gruppi e attraverso una piccola visita guidata, ma vale davvero la pena.

IL MUSEO BAROFFIO

il Museo Baroffio, che sorge accanto al Santuario di S. Maria del Monte, è uno scrigno d’arte antica e moderna: alla collezione storico-artistica del Santuario si uniscono la raccolta di dipinti di Giuseppe Baroffio Dall’Aglio e una sezione d’arte del Novecento, nata con l’ultimo complessivo restauro del Museo e fortemente volta da monsignor Pasquale Macchi, ex arciprete del sacro Monte e consigliere di Paolo Sesto. In essa sono contenuti quadri di Matisse, Guttuso, Sironi e molti altri.

LA CASA MUSEO POGLIAGHI

Aperta da pochi anni, la casa museo Lodovico Pogliaghi è una vera scoperta: un vero museo pop, che raduna sarcofagi egizi e vasi attici, bagni dello scià di Persia e statue romane, vasi ming e finestre d’alabastro. Ogni angolo è una sorpresa, in quella che è stata la cassa buen retiro di un artista eclettico, protagonista milanese degli anni tra la fine dell’ottocento e la metà del novecento: Lodovico Pogliaghi.

Un luogo da non perdere, che appassionerà persone di ogni età, e anche chi non è avvezzo ai musei: proprio perchè si vive più l’atmosfera di una casa piena di storia del proprietario che quella del museo.

Il pezzo sicuramente più spettacolare è il calco di gesso in scala 1:1 della porta principale del Duomo di Milano, da lui realizzata nei primi anni del ‘900. Per farla entrare in casa sua, adattò una stanza che ancora oggi potete vedere nella sua casa museo. Il risultato è straordinario: i bassorilievi sono molto più godibili al sacro Monte di Varese che in piazza Duomo a Milano.

I PERCORSI NATURALISTICI

Sono diversi i sentieri che passano dal sacro Monte, e alcuni sono delle scoperte straordinarie: come per esempio il fatto che si può arrivare a piedi fino a qui da un sentiero che percorre tutta l’Europa, da Nord a Sud.

GLI INFO POINT

Alla prima cappella:

centro espositivo monsignor Pasquale Macchi.
Centro Espositivo Mons. Macchi
Apertura primavera-estate: sabato, domenica e festivi dalle 9 alle 16
Servizi: acqua, caffè, bagni, brochure cartine.

Al Borgo:

Emporio del borgo
via Beata Moriggi
Martedì e mercoledì dalle 10 alle 16
Giovedì e venerdì dalle 10 alle 17
Sabato: 10-18
Domenica: 10-17
Lunedì chiuso. Eventuali aperture straordinarie in caso di festività nazionali.
Mini-Market, Souvenir e oggettistica, Cura della persona, Info turistiche, Servizi ed eventi, Editoria,  Uscite in Natura, Forest Bathing, Laboratori creativi .

In piazzale Pogliaghi:

Info point Parco campo dei Fiori, piazzale Pogliaghi
Aperto il giovedì pomeriggio e il sabato e la domenica durante la giornata, seguendo le disponibilità dei volontari, che sono guardie ecologiche.

Info Point Amici del sacro Monte:
Aperto in primavera/estate tutti i giorni 9.30/12.30 e dalle 14.30 alle 18.
Nel periodo autunnale: quando il tempo lo consente e seguendo le disponibilità dei volontari.

I BELVEDERE

Uno dei particolari paesaggistici più straordinari del sacro Monte sono i belvedere.  Da Piazzale Pogliaghi alle terrazze di alberghi come il Borducan o il Colonne, dalla terrazza del Museo Baroffio a quella del centro espositivo del Camponovo: sono uno più bello dell’altro.

Qui, alcuni dei belvedere che abbiamo potuto vedere con i nostri occhi.

Alla Terrazza Camponovo:

Alla terrazza del museo Baroffio

In piazzale Pogliaghi

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

Il web è meraviglioso finchè menti appassionate lo aggiornano di contenuti interessanti, piacevoli, utili. Io, con i miei colleghi di VareseNews, ci provo ogni giorno. Ci sosterrai? 

Pubblicato il 01 Ottobre 2022
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