Ciclismo, hockey, basket, atletica: Orgoglio Varese continua a sostenere lo sport della provincia
Il pool di aziende raccolto attorno a Openjobmetis e a Rosario Rasizza ha assegnato i propri contributi per il 2022. Coinvolti quattro club dilettantistici/giovanili e un'iniziativa benefica oltre al consueto supporto per la Pallacanestro Varese
Pallacanestro Varese, certo, come sempre, ma non solo: nella giornata dedicata al proprio consuntivo annuale il pool di aziende che forma “Orgoglio Varese” ha consolidato il proprio ruolo di servizio a molteplici società attive nel mondo sportivo della provincia e ha annunciato tre nuovi ingressi all’interno della propria “squadra ” che conta una trentina di aderenti.
Quattro i club coinvolti nella tranche di aiuti del 2022: la Ju Green di Gorla Minore (ciclismo femminile), la Nuova Atletica Varese (atletica leggera femminile), la Polisportiva MA.GO. (basket e camp multidisciplinari) di Marnate e Gorla Maggiore, l‘HC Varese 1977 (hockey su ghiaccio giovanile) e cui si aggiunge il progetto Ride to Donate andato in scena a settembre per raccogliere fondi per l’AIL e per la lotta alle leucemie (QUI gli articoli di VareseNews sull’iniziativa). «Non ci dimentichiamo di Pallacanestro Varese, ovvero la società per cui il nostro gruppo si è mosso fin dal primo giorno – ha spiegato Rosario Rasizza, l’amministratore delegato di Openjobmetis spa, colui che ha dato vita all’iniziativa nel 2019 – tant’è vero che a inizio stagione Orgoglio Varese ha versato un contributo di 105mila euro nelle casse biancorosse».
La Pallacanestro è, infatti, il soggetto che più di tutti ha beneficiato dell’aiuto economico di Orgoglio Varese: «Dal settembre 2019 – ha ricordato Marco Zamberletti – il nostro gruppo ha raccolto e distribuito un totale di 733mila euro; di questi soldi, 634mila euro sono andati al club che milita nella Serie A di basket. Siamo però estremamente felici di aver sostenuto con altri 139mila euro una ventina di società sportive per un totale di circa 4mila tesserati. E oltre a questo abbiamo sostenuto progetti speciali come l’acquisto di un ecografo per l’Ospedale di Circolo e di tre defibrillatori installati a Varese, due nelle palestre e uno nel pieno centro».
«Sono tante le realtà che abbiamo supportato in questi anni, ricevendo in cambio tutta la positiva onda d’urto della loro energia – sostiene ancora Rasizza – il nostro non è altro che un modo per restituire al territorio, attraverso lo sport, ciò che abbiamo ricevuto come aziende. L’energia che vogliamo rimettere in circolo dà valore alla passione di tanti giovani atleti e di tante giovani atlete». Come negli anni precedenti, ogni società ha ricevuto un supporto dopo aver presentato un progetto e illustrato le proprie necessità. Se la Ju Green aveva bisogno di un mezzo agile per seguire le atlete, la Nuova Atletica destinerà i fondi ricevuti per l’acquisto di determinate attrezzature; le giovanili dell’hockey, che hanno un accordo con l’Aosta, useranno il denaro per coprire i costi delle trasferte mentre la polisportiva MA.GO intende permettere a tutti di partecipare ai propri corsi e coprirà così le rette di quelle famiglie che hanno difficoltà a fa praticare lo sport ai figli.
La cerimonia di consegna dei sostegni si è svolta al ristorante “Da Annetta” di Capolago, ed è servita anche a presentare i tre nuovi ingressi in Orgoglio Varese: la società di consulenza finanziaria Consultinvest, la rete di imprese InLire spa e Varese Pellicce. Tra gli ospiti anche il presidente di Confindustria Varese Roberto Grassi, il sindaco e l’assessore allo sport di Varese, Davide Galimberti e Stefano Malerba, l’ex questore Giovanni Pepé.
Grassi, in particolare, ha relazionato la platea sulle sfide che attendono il tessuto imprenditoriale e manifatturiero della provincia, alla luce dei problemi attuali legati al costo dell’energia e delle materie prime: «Il tema dell’energia, in particolare, sta mettendo in ginocchio interi settori perché i rincari non colpiscono solo le aziende energivore ma anche tutto l’indotto che vi gira intorno. La provincia di Varese tra l’altro, esporta oltre il 40% del proprio PIL e quindi subisce ancora di più le difficoltà del quadro internazionale. Però siamo anche ottimisti e sono convinto che riusciremo a superare questo periodo complicato, anche se la strada è ancora lunga».
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