Maria Chiara Gadda sul caro carburanti: “Una flat tax al contrario voluta dal governo Meloni”
Secondo la deputata fagnanese di Italia Viva «abusi e speculazioni erano ampiamente prevedibili ed i controlli avrebbero dovuto essere pianificati dal governo in anticipo e non a posteriori»
Il tema del caro carburanti è al centro della polemica politica a causa dello stop alla sospensione delle accise portato avanti dal precedente governo a guida Mario Draghi e non rinnovato in occasione dell’ultima legge di bilancio dal governo Meloni.
La deputata fagnanese di Italia Viva Maria Chiara Gadda, è intervenuta stamani a Start su Sky TG24: «È chiaro che gli aumenti del prezzo dei carburanti sono legati al fatto che non sono state prorogate le misure del governo Draghi. Il governo Meloni su questo tema ha applicato sostanzialmente una flat tax al contrario. Perché l’aumento della benzina vale per tutti ma non incide su tutti allo stesso modo. L’operaio che va a fare benzina subisce un impatto maggiore di chi ha redditi più alti. L’aumento dei prezzi dei carburanti è infatti un cane che si morde la coda, perché insieme all’aumento dei costi alla pompa aumentano poi tutti i prezzi legati all’autotrasporto e quello stesso operaio si ritrova quegli aumenti nel carrello della spesa come costi per l’acquisto dei beni di prima necessità e di tutto quello che riguarda la vita quotidiana. Gli abusi e le speculazioni erano ampiamente prevedibili ed i controlli avrebbero dovuto essere pianificati dal governo in anticipo e non a posteriori».
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