Openjobmetis-Napoli, prevendite dei biglietti fermate dall’Osservatorio sulle manifestazioni sportive
Si ripete la situazione creatasi prima di Varese-Virtus: alla base della decisione le possibili tensioni tra gli ultras. La società vorrebbe il quinto "tutto esaurito": si attende lo sblocco nei prossimi giorni

Cos’hanno in comune gli incontri di calcio Massafra-Mandura, Gallipoli-Ostuni e Taranto-Turris con il match di basket tra Openjobmetis Varese e Gevi Napoli in programma (domenica 15, ore 16) come ultimo turno del girone di andata di Serie A? Nulla, a parte il fatto che tutte queste partite sono state inserite nella “famigerata” determinazione emessa dall’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive l’organo ministeriale che si occupa di prevenzione e contrasto della violenza all’interno di stadi e palazzetti.
Il documento, scritto in burocratese, spiega come è rinviata «alle valutazioni del Comitato di Analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive per l’individuazione di adeguati provvedimenti interdittivi. Contestualmente si invitano le Leghe competenti ad interessare le società organizzatrici per non far avviare la vendita dei tagliandi». In parole povere, la prevendita del match tra Openjobmetis e Gevi non inizierà, come previsto, nella giornata di oggi ma sarà sbloccata solo nei prossimi giorni probabilmente a ridosso della partita come era già accaduto per Varese-Virtus.
Una disdetta per la Pallacanestro Varese che intende proseguire nella serie di “tutti esauriti” che dura da quattro partite interne consecutive, anche grazie a una serie di mini-abbonamenti e promozioni lanciate nelle ultime settimane. Per questo match, per esempio, è attiva quella che consente agli associati a “Il basket siamo noi” di portare con sé un altro tifoso a prezzi ampiamente scontati.
La scelta di intervenire sulle prevendite, anche se non è spiegata nel documento dell’Osservatorio, va ricercata nelle possibili tensioni tra gruppi ultras. In questo caso specifico la curva di Varese guarda con avversione ai tifosi napoletani dopo la morte di Daniele “Dede” Belardinelli avvenuta in seguito agli scontri del Santo Stefano 2018, prima della partita di calcio tra Inter e Napoli. Dede (gli ultras biancorossi sono in stretti rapporti con quelli nerazzurri) venne investito da un’auto di tifosi partenopei e morì in ospedale a causa delle gravi ferite riportate. Da allora le curve varesine di calcio e basket intonano a ogni partita cori contro il capoluogo campano (dove, per inciso, è nato e cresciuto anche Guglielmo Caruso, apprezzato pivot della OJM).
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