Il sindaco di Vedano Olona scrive ai suoi cittadini: “Dall’incubo Covid un paese più unito e solidale”

Il sindaco ha voluto ringraziare tutti i cittadini vedanesi: "Siamo stati messi duramente alla prova, ma abbiamo visto come la solidarietà e la collaborazione possano fare la differenza. Dobbiamo continuare così"

141tour, Vedano Olona

A tre anni dall’inizio della pandemia, ora che “l’incubo” è finito, il sindaco di Vedano Olona Cristiano Citterio tira le somme e scrive ai suoi cittadini.

Un messaggio che ripercorre le tappe dell’emergenza, che apre una riflessione sulle criticità della società attuale ma anche sulle risorse che le comunità sono state in grado di mettere in campo. Ecco il testo della lettera:

“Esattamente tre anni fa, il mondo entrava in un incubo da cui solo da poco siamo usciti. Esattamente tre anni fa, con la scoperta del primo caso conclamato di Covid 19 in Italia, a Vedano Olona eravamo costretti ad annullare la sfilata di Carnevale. Da quel momento, abbiamo cominciato a seguire con smarrimento misto a preoccupazione le incessanti notizie di cronaca e l’incalzare degli avvenimenti: la zona rossa, l’alternanza di provvedimenti, la chiusura delle scuole e di molte attività, i primi tristi decessi.

Nessuno ovviamente era preparato ad uno scenario del genere, nessuno avrebbe immaginato che sarebbe successo, e anche io, come tanti altri amministratori locali miei colleghi, ho dovuto affrontare situazioni che mai avremmo pensato di dover gestire e sostenere. Abbiamo dovuto dare risposte e prendere decisioni difficili senza nemmeno disporre dei mezzi di protezione che oggi diamo per assodati, come per esempio le mascherine.

Fin dal primo momento, abbiamo capito che la situazione era seria e che era necessario adottare misure drastiche per limitare la diffusione del virus. Abbiamo dovuto chiudere le scuole, limitare gli spostamenti e richiedere ai cittadini di rispettare le regole di distanziamento sociale e di igiene personale. Non è stato facile, ma non posso che sottolineare con piacere come la stragrande maggioranza dei cittadini abbia fatto del proprio meglio per rispettare le regole e contribuire alla lotta contro il virus, ognuno nel proprio ambito. Pur con tutte le conseguenze che si sono dovuti portare dietro, soprattutto quelle economiche.

A Vedano, nel nostro territorio, abbiamo avuto cittadini ricoverati in terapia intensiva, due RSA coinvolte nelle varie ondate della pandemia e molte persone che hanno avuto bisogno di assistenza e supporto. Durante quei momenti e in generale in questo periodo storico che abbiamo appena vissuto, ho però visto un grandissimo impegno quotidiano da parte dei nostri volontari, del personale sanitario e dei dipendenti comunali che si sono impegnati con grande dedizione e professionalità per aiutare chi ne aveva bisogno. La fraternità e la collaborazione nella nostra piccola comunità sono state fondamentali per far fronte a questa emergenza con grande generosità nel dedicare il proprio tempo agli altri e nel condividere le risorse.

Purtroppo, però, con grande rammarico sono costretto a prendere atto del fatto che il mondo non è migliorato come avremmo sperato, alla fine di quelle interminabili giornate nelle quali eravamo confinati tra le mura domestiche. Nonostante gli sforzi di tanti, la situazione generale non è cambiata di molto: l’emergenza climatica è sotto gli occhi di tutti, la guerra e lo spettro di un conflitto nucleare incombono, i prezzi sono lievitati. Ciò che è peggio, però, è che anche le nostre abitudini sono cambiate di poco e, a parte l’utilizzo delle videoconferenze, poco ci ha insegnato di profondo questa crisi globale.

Eppure questa pandemia ha rappresentato una grande occasione per riflettere sulla fragilità della nostra società e sulla necessità di lavorare insieme per costruire un futuro più solidale e sostenibile. Auspico pertanto che le lezioni apprese durante questo periodo ci possano aiutare a costruire un mondo migliore, dove la salute, la giustizia sociale e l’ambiente siano valori centrali. E lo dobbiamo fare a partire da noi stessi, dalle nostre famiglie, nei contesti dove operiamo: non aspettiamo domani, non rimandiamo ciò che possiamo fare noi, anche con piccoli gesti. È solo così che, se non il mondo intero, almeno la nostra comunità può trasformarsi e progredire.

In questo senso, come sindaco di Vedano Olona, in questo oramai ultimo anno di mandato, ho l’intenzione di continuare a lavorare insieme alla mia squadra per promuovere attivamente lo sviluppo sostenibile e la solidarietà, anche in un periodo di difficoltà come quello che stiamo vivendo. Sono convinto che solo attraverso la collaborazione tra le istituzioni, la società civile e le attività del territorio, possiamo affrontare le grandi sfide che ci attendono. Lo dobbiamo alle tante persone che, purtroppo, per le conseguenze di questo morbo non sono più con noi.

Infine, vorrei ringraziare tutti i cittadini di Vedano per il loro impegno, la loro pazienza e la loro dedizione durante questa lunga emergenza. Siamo stati messi duramente alla prova, ma abbiamo visto come la solidarietà e la collaborazione possano fare la differenza. Dobbiamo continuare così, con un occhio sempre vigile alla salute pubblica, a lavorare insieme per lasciare in eredità alle nuove generazioni un mondo migliore di quello che abbiamo ricevuto”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Febbraio 2023
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