L’abito in latex di Big Mama a Sanremo è stato realizzato da Vinnoir di Busto Arsizio
Il super tubino in latex nero con inserti rossi indossato dalla rapper durante l'esibizione con Elodie è stato realizzato da Virna Raimondi. "Surreale vederlo su qual palco"

Un’esibizione che non è certo passata inosservata quella di Elodie e Big Mama sul palcoscenico del Festival di Sanremo per la serata dei duetti.
Una di quelle che possono essere definite esplosive per tanti motivi, tra cui gli abiti indossati dalle due cantanti. In particolare, quello di Big Mama, un super tubino in latex nero con inserti rossi.
Un abito particolarissimo per taglio e materiale che ha sottolineato le forme abbondanti della rapper e che è stato disegnato da una stilista e illustratrice originaria di Busto Arsizio, dove ha studiato al Liceo artistico.
Si tratta di Virna Raimondi, in arte Vinnoir, che oggi vive a Cecina, e ha aperto il suo laboratorio proprio per realizzare questi abiti così particolari. Classe 1989, illustratrice anche nel settore dei videogiochi, è riuscita ad unire la sua passione per il disegno a quella del latex.
Ieri sera una delle sue creazioni è arrivata sul palcoscenico dell’Ariston: «È stato semplicemente surreale. Ho realizzato quell’abito in quattro giorni, ho ricevuto l’ordine solo una settimana prima del festival e l’ho creato pensando alla personalità e al carattere dell’artista, è un pezzo unico». Virna spiega che ha consegnato personalmente l’abito, portandolo a Sanremo e il suo percorso nel mondo della moda è iniziato molto tempo fa.
«Ho scoperto il latex grazie al film Batman di Tim Burton e alla sua Cat Woman, sono rimasta affascinata perché è un materiale che trasforma il corpo e permette di trasformarti in altro. Uno dei miei miti, non a caso, è David Bowie, proprio per il suo trasformismo».
Vinnoir ci racconta che i pezzi dell’abito, durante la lavorazione, si uniscono con una colla speciale e non con l’ago e il filo. Ha iniziato a fare abiti nel 2012, poi ha aperto il suo laboratorio: «Mi cercano soprattutto dall’estero, da Los Angeles, per l’Italia è qualcosa di troppo scioccante. Lavoro per lo più su commissione. Ho presentato la mia prima collezione a Berlino nel 2018, si chiamava Organism ed era proprio ispirata al trasformarmi in qualcosa di alieno: una versione Alien Dark, sempre ispirata a Ziggy Durdust». Quello che vuole comunicare? «Che il latex non è semplicemente un materiale, un abito ma può essere vera e propria opera d’arte».
Riguarda l’esibizione di Elodie e Big Mama sul sito della Rai
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