Legambiente Valceresio sollecita una risposta dopo il grave incidente al motocross di Arcisate
L'associazione in una lettera inviata al Prefetto, al sindaco di Arcisate e ai Carabinieri forestali, torna a chiedere una verifica sull'idoneità della pista di via Bevera e un'eventuale ordinanza di chiusura
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(Immagine di repertorio) – Legambiente Valceresio torna sulla vicenda del motocross di Arcisate, con una lettera inviata oggi al Prefetto, al sindaco di Arcisate e ai Carabinieri forestali alla luce dell’incidente avvenuto sabato scorso in via Bevera. dove un uomo di Viggiù è rimasto ferito in modo serio praticando motocross sulla pista.
“Per evitare ulteriori possibili danni a persone e salvaguardare una preziosa area agricolo forestale sita in un’area di alto valore ambientale (Monte Orsa-Bevera) tutelata dalla Legge Regione Lombardia N.86 del 30/11/1983 Legambiente Valceresio sottolinea che la pista si trova in area naturale forestale ed agricola, in contrasto con le normative regionali poiché tali aree sono tutelate per legge con i relativi vincoli regionali e non soggette a trasformazione come indicato dal vigente Piano di Governo del Territorio del Comune di Arcisate – si legge nel testo inviato alle autorità – Da quasi un anno l’Amministrazione comunale di Arcisate, nonostante le richieste in posta certificata del 13 settembre 2021 e del 4 aprile 2022, non ci fornisce le eventuali documentazioni di concessione o di idoneità all’esercizio dell’attività di cross nell’area di cui all’oggetto».
Nell’aprile scorso Legambiente chiedeva al sindaco Cavalluzzi un’ordinanza di chiusura della pista: “Chiediamo, ove non esistano le autorizzazioni necessarie per la deroga al rispetto delle norme previste dalla legge regionale per le aree agricole e forestali e quelle prescritte dal pgt vigente, l’emanazione di un’ordinanza di chiusura della pista ed il ripristino dello stato dei luoghi. Contestualmente invitiamo le autorità in indirizzo alle azioni di tutela opportune previste dalla normativa, ove si riscontrino omissioni, mancanze o difformità rispetto alle normative vigenti».
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