Marchirolo protagonista alla Milano Fashion week grazie all’arte di Massinissa Askeur
Le opere del pittore simbolista diventano tessuti d’alta moda che uniscono linee eleganti e richiami ancestrali

Le fashion week milanesi, una a gennaio dedicata alla moda uomo e una a febbraio per le collezioni donna, sono fra gli appuntamenti più importanti nel mondo dell’alta moda. Per le anteprime dei trend autunno inverno 2023/2024 le opere pittoriche di Massinissa Askeur hanno falcato le passerelle impresse sui tessuti e le creazioni dello stilista Gianni Tolentino.

Un successo di pubblico e di critica per le collezioni in grado di unire linee essenziali ed eleganti ai richiami ancestrali della pittura di Askeur. L’artista, di origini algerine e da ormai dieci anni risiedente in Valmarchirolo con la moglie e i due figli, è fra i principali esponenti del simbolismo contemporaneo e attraverso le sue opere chiunque può compiere un viaggio indietro nel tempo alla riscoperta di quei simboli e quei tratti appartenenti a tutte le civiltà mediterranee dalla notte dei tempi.

Una pittura che, a detta dello stesso autore, non necessita di spiegazioni ma che è in grado di entrare in contatto direttamente con quell’io più primitivo che alberga in ognuno di noi.

Due sfilate, di cui l’ultima venerdì 24 febbraio alla Fabbrica del Vapore, dove in occasione della presentazione della moda donna sono state esposte anche opere di Andy Wharol, a testimonianza di come l’alta moda sia una delle tante forme espressive possibile e di come questa sia sempre propensa a farsi contaminate da altri movimenti artistici, come appunto la pittura.

Le linee arcaiche, simboliche, che si fanno quasi racconto antropologico di Massinissa Askeur hanno così preso vita e movimento grazie alle falcate delle modelle e dei modelli di Tolentino. Una collaborazione che lega i due artisti e che ha dato vita a una collezione che ha saputo fare breccia nella critica di settore e nel pubblico presente.

La partecipazione alle Milano Fashion Week rappresentano l’ennesimo successo personale dell’artista marchirolese di adozione, che arriva da un anno ricco di riconoscimenti. A giugno è stato infatti premiato come erede di Joan Mirò all’Università di Paul Valery nel corso dell’ultimo Festival del cinema di Cannes, Mondadori lo ha inserito nel suo annuario “Artisti 22” fra i 500 artisti contemporanei più influenti al mondo (come principale simbolista italiano), ed ha esposto le sue opere alla Biennale di Venezia e al Carrousel du Louvre.

Ed è attesa a giorni l’uscita del lungometraggio che racconterà non solo la sua carriera artistica ma anche un po’ dei luoghi del varesotto dove ormai vive e a cui si è molto affezionato. La Valmarchirolo, Lavena Ponte Tresa e il Lago Ceresio stanno infatti molto a cuore ad Askeur, che sempre ne ha pubblicamente difeso la bellezza e la necessità di raccontarli e farli conoscere nel mondo, promuovendoli e al contempo tutelandoli.
In quest’ottica ha regalato al comune di Marchirolo un paesaggio d’autore posato alla chiesetta di San Paolo, che racconta attraverso una serie di piastrelle dipinte il lago e le le montagne che lo incorniciano.
L’artista Massinissa Askeur dona alla sua Marchirolo un paesaggio d’autore
Un esempio di come l’arte sia in grado di far viaggiare non solo concetti ma anche luoghi. E a fine anno opere e paesaggi cari all’artista verranno esposti e raccontanti negli States, che li attendono per il tour oltreoceano che vedrà Askeur protagonista con i suoi dipinti.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
gokusayan123 su Saronno, furto in un bar: arrestati due uomini grazie alla segnalazione dei passanti
Giulio Moroni su È morto il noto architetto varesino Raffaele Nurra
gokusayan123 su Reati in aumento in provincia di Varese: i sindaci preoccupati chiedono più forze dell'ordine
Domotronix su A Tradate l’avvertimento dei rapinatori prima di fuggire: “Non denunciare, tanto se ci beccano domani siamo fuori”
malauros su A Tradate l’avvertimento dei rapinatori prima di fuggire: “Non denunciare, tanto se ci beccano domani siamo fuori”
Prick su Il basket perde una leggenda: è morto Sandro Galleani
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.