Al via all’Insubria il nuovo corso per formatori interculturali di lingua italiana per stranieri

Aperte le iscrizioni per il corso diretto da Gianmarco Gaspari e coordinato da Elisabetta Moneta Mazza; lezioni ed esami interamente online per favorire la partecipazione

Gianmarco Gaspari ed Elisabetta Moneta Mazza università Insubria

Più che mai attuali i corsi Filis dell’Università dell’Insubria per diventare formatori interculturali di lingua italiana per stranieri. Caratteristica del progetto, che fa capo al Dipartimento di Scienze umane e dell’innovazione per il territorio, è quella di offrire lezioni online, quindi fruibili senza vincoli d’orario, in modo da facilitare la partecipazione a tutti. L’obiettivo è di preparare chi già lavora o vuole lavorare, in Italia e all’estero, nel campo dell’insegnamento della lingua e della cultura italiane. In questa nuova edizione saranno presenti anche lezioni con approfondimenti sull’insegnamento a gruppi culturali o linguistici specifici.

Alle precedenti 23 edizioni hanno partecipato più di 1100 studenti, provenienti non solo da tutta Italia, ma anche dall’estero. «Vogliamo creare figure professionali in grado di lavorare in contesti comunicativi multietnici, con un profilo specifico per l’insegnamento interculturale della lingua italiana – spiega la docente Elisabetta Moneta Mazza, coordinatrice didattica del corso –. L’intercultura è un punto fermo all’interno del Progetto Filis, ed è la nostra risposta alle esigenze di una società che si trova al centro di una vera e propria rivoluzione culturale di dimensioni globali. Il nostro scopo è porre le basi per un’interazione efficace tra persone appartenenti a realtà culturali differenti. Non basta parlare una lingua, bisogna anche parlare la sua cultura». (nella foto i professori Gianmarco Gaspari ed Elisabetta Moneta Mazza)

Aggiunge Gianmarco Gaspari, docente di Letteratura italiana all’Università dell’Insubria e direttore del corso: «Sappiamo tutti che la pluralità delle culture si esprime attraverso le varietà linguistiche. L’acquisizione dell’italiano permette ai nuovi parlanti la partecipazione al processo di democratizzazione che connota ogni convivenza civile degna di questo nome. La nuova lingua diventa al tempo stesso forza creatrice di legami sociali e vettore di mediazione per eccellenza».

Tra i docenti dei corsi Filis anche il professor Flavio Santi, traduttore, poeta e scrittore di fama internazionale, vincitore del Premio Viareggio 2021 per la poesia e docente di Lingua italiana all’Università dell’Insubria, che afferma: «Società sempre più complesse e interconnesse pongono sfide sempre più articolate e affascinanti. Tutto passa per la lingua, che è l’ossigeno che respiriamo, il nostro orizzonte passato, presente e futuro. Il corso Filis dà gli strumenti più aggiornati per essere all’altezza di tutto questo». I corsi si avvalgono inoltre della collaborazione di un esperto di comunicazione interculturale e di glottodidattica, Antonio Cucinielloarabista e islamologo, docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore.

I corsi fanno parte di un progetto di più larga portata, con un’offerta formativa che comprende giornate di studio dedicate alla comunicazione interculturale e al dialogo interreligioso.

La XXIV edizione del corso di alta formazione Filis si svolge in aprile e maggio, con esame finale (online, da remoto) a inizio luglio. Il costo è di 240 euroIscrizioni online entro il 21 marzo. Per accedere ai novanta posti disponibili è necessario un diploma di scuola superiore.  

Per ulteriori informazioniwww.uninsubria.it/corso-filisfilis@uninsubria.it 

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Pubblicato il 15 Marzo 2023
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