Autovelox di Buguggiate: “Limite di velocità troppo basso, con la guida assistita rischio multa altissimo”
Un lettore ci descrive un problema "tecnico": ha preso una multa, l'ha già pagata, ma sostiene che la sua auto non riesce a leggere in tempo la diminuzione di velocità imposta dai cartelli
Il tema delle multe comminate per chi non rispetta il limite di 70 all’ora sulla strada provinciale all’altezza di Buguggiate è molto attuale e dibattuto. Le multe infatti stanno arrivando in blocco, abbiamo scritto di automobilisti che ne hanno prese diverse, uno addirittura 42.
Raffiche di multe in arrivo dall’autovelox di Buguggiate, automobilisti in rivolta
Oggi un lettore ci descrive un problema “tecnico” occorso a lui: ha preso una multa, l’ha già pagata, ma sostiene che la sua auto non riesce a leggere in tempo la diminuzione di velocità imposta dai cartelli, arrivando “lunga” e portando così a superare (benché di pochissimo) il limite di velocità prescitto.
Ecco la spiegazione del nostro lettore:
«Velocità di 71.7, multa presa a Buguggiate. Mi chiamo Paolo sono, oltre che un infermiere esperto, un Perito Aeronautico esperto in navigazione aerea. Volevo sottolineare la follia di una multa del genere e fare un analisi seria di quanto accaduto. Vorrei fare un analisi da un punto di vista medico propriocettivo, ma anche tecnico come navigatore. Nel farlo vi fornisco le specifiche interessanti che ha la macchina al riguardo. Io guido una macchina che “legge” i cartelli (uno Juke Nissan tipologia 2). Veicolo che è in grado con una specifica funzione di adattare la velocità a quanto prescritto identificando il cartello e mantenendo la velocità prescritta fatto salvo che intervenga il sistema anticollisione o una mia azione volontaria. Nonostante io abbia sempre attiva questa funzione, trovo immensa difficoltà a mantenere un limite di 70.00 km/h in considerazione delle specifiche della strada. Con la guida assistita la macchina mantiene la velocità letta dalle strumento gestendo al meglio la distribuzione del gas e del freno e lo fa nel modo più sicuro e dolce possibile, quindi non frenando di colpo o spalancando il gas. La strada in questione è posta alla fine di un declivio e quindi la vettura tende a scaricare e a ridurre l’energia POTENZIALE accumulata convertendola in energia cinetica in modo graduale. In pratica la massa della macchina tende a scaricare l’energia potenziale acquisita convertendola in energia per la cinetica per la legge del piano inclinato, ma la macchina rimane sempre in guida “dolce” e sicura sotto sistema adattivo integrato. Questo sistema trova difficoltà a gestire la situazione dovendo continuare ad applicare una forza frenante anche in modo importante poiché il veicolo tende ad avere minime accelerazioni positive di natura involontaria dovute all’orografia del terreno stesso. Certamente in azione severa sugli organi frenanti in un punto così trafficato potrebbe portare a collisioni molto più facilmente. Inoltre, e qui parlo da sanitario e non più da perito aeronautico, vorrei sottolineare che proprio a livello propriocettivo non essendoci riferimenti visivi così stretti e ravvicinati è impossibile che il cervello umano possa accorgersi a livello cosciente di micro variazioni di velocità come 1.7 km/h se già in movimento. Questo limite non ha un utilità di preservare la sicurezza stradale, ma anzi ne peggiora di molto la sicurezza dovendo porre l’autista sempre con gli occhi al tachimetro e non alla carreggiata che ha di fronte. Essendo una strada cruciale per Varese poiché porta verso l’autostrada e la Pedemontana è un punto focale della circolazione cittadina e permette il deflusso sempre da questi due importantissimi raccordi e un sinistro su questa strada paralizzerebbe Varese Sud, autostrada e Pedemontana. Concorderete con me che un limite di velocità così esiguo con una tolleranza di errore così bassa e con la certezza della pena applicata porta l’autista a deconcentrarsi dalla carreggia in favore della strumentazione in dotazione. Un discorso sarebbe se fosse possibile guidare come gli aerei di linea in IFR (per cui mi disinteresso totalmente di vedere fuori e guardo solo gli strumenti senza percezione del mondo esterno) ma dovendo guidare a “vista” (VFR per restare in tema aeronautico) dover sistematicamente continuare a staccare lo sguardo dalla strada per andare a leggere il tachimetro in modo così accurato da identificare un incremento di 1.0 km/h (tra l’altro di solito analogico per cui con un tempo di lettura accurata maggiore) impone il doversi deconcentrare dalla strada diminuendo la sicurezza rischiando di aumentare le collisioni tra i mezzi. Le sanzioni le ho già pagate e non le contesto poiché per il codice della strada sono in difetto, ma mi chiedo se questo sistema sia effettivamente atto alla sicurezza del cittadino-autista o sia un ostacolo alla reale sicurezza della guida. Cordiali saluti».
Dott Barozzi Paolo
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Anch’io ho ricevuto una multa , tra l’altro passando alle 2 di notte del periodo delle feste di natale, orario nel quale non c’é pressoche nessuno nelle strade.Ma é evidente che, al di la delle affermazioni ufficiali delle pubbliche autorita, si tiene una velocita cosi bassa come limite, per quel tipo di strada , perche é un modo per fare cassa!! E la sicurezza o il rumore , come viene affermato, sono solo delle scusanti.Non si dice che non ci debba essere un limite, ma 80-90 all’ora sarebbe decismente piu appropriato a mio parere.
non credo che chi ha voluto istallare l’autovelox possa capire la sua lettera, siete su due livelli di intelligenza diversi.