Lamentiamoci delle stragi sulle strade non solo delle multe

Da mesi si leva un lamento continuo per le tante sanzioni agli automobilisti per il superamento del limite di velocità. Se guardiamo i numeri degli incidenti e dei morti sulle strade c'è da prendere paura

Incidente in viale Europa

“Nel 2021 sono 2.875 i morti in incidenti stradali in Italia (+20,0% rispetto all’anno precedente), 204.728 i feriti (+28,6%) e 151.875 gli incidenti stradali (+28,4%), valori tutti in crescita rispetto al 2020″. Sono i dati ufficiali dell’Istat e nel 2022 è andata ancora peggio. “Secondo le stime preliminari, nel semestre gennaio-giugno 2022 si registra, rispetto allo stesso periodo del 2021, un aumento del numero di incidenti stradali con lesioni a persone (81.437, pari a +24,7%), dei feriti (108.996, +25,7%)”.

L’ufficio di statistica ci fornisce anche alcune cause di questa strage continua. “Tra i comportamenti errati alla guida i più frequenti si confermano la distrazione, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata”.

I costi di questi dati sono devastanti. Oltre alla sofferenza per la scomparsa di tante persone, dobbiamo sostenere oneri sociali ed economici rilevanti. Dato il consistente traffico automobilistico che abbiamo in Italia è difficile immaginare un crollo degli incidenti, ma questa situazione può migliorare nettamente grazie ad azioni di contrasto.

A due passi da casa nostra, il Comune di Lugano negli anni ha fatto diverse scelte per contenere il numero degli incidenti, soprattutto quelli mortali. Non stupisce così vedere che, malgrado la città abbia anche un tratto autostradale con due svincoli, molto trafficati, nel 2021 c’è stato solo un decesso a seguito di un incidente.

autovelox

Da settimane, anche sul nostro giornale, avrete letto delle continue lamentele per le tante multe arrivate agli automobilisti per il superamento dei limiti di velocità sulla sp1 nel tratto sopra Buguggiate e in viale Europa a Varese. Queste due strade si possono percorrere non oltre i 70 kmh. In entrambi i casi siamo in zone semi periferiche e con innesti di altre arterie viabilistiche nelle vicinanze di dove sono collocati i dispositivi per registrare la velocità delle auto.

In due mesi 8mila multe dall’autovelox di viale Europa a Varese

Le principali ragioni degli autovelox sono legate al contenimento della velocità per ragioni sicurezza, ma nel caso di Buguggiate la scelta è legata anche alla necessità di ridurre il rumore soprattutto nelle ore notturne perché la strada passa sopra diverse abitazioni. Inoltre il controllo è comunicato attraverso una specifica cartellonistica e attraverso diversi comunicati delle amministrazioni.

Autovelox buguggiate

In molti paesi il mancato rispetto del codice della strada ha sanzioni pesanti e a nulla valgono le discussioni. Alle nostre latitudini invece sembra che la priorità sia sempre degli automobilisti, e che ogni provvedimento venga vissuto come vessatorio. Abbiamo un problema culturale serio e pensiamo sempre che ogni fenomeno dipenda dagli altri e non dal nostro comportamento e dalle nostre responsabilità.

Nelle foto i due tratti della sp1 a Buguggiate e di viale Europa a Varese dove sono collocati gli autovelox. 

 

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Marco Giovannelli
marco@varesenews.it

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Pubblicato il 21 Aprile 2023
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Commenti

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  1. Alessandro Manzoni
    Scritto da Alessandro Manzoni

    Ma quelli che si lamentano di aver preso 10 multe o più, cosa non ha capito del cartello con scritto 70?

  2. Avatar
    Scritto da Franco1164

    Il problema è reale, ma non lo si risolve mettendo controlli in punti inutili (magari solo per fare cassa come dimostrano i bilanci di molti comuni con in preventivo anche gli introiti previsti dalle multe) ma avendo personale (con buon senso) nei momenyti e nei posti giusti

  3. PaoloFilterfree
    Scritto da PaoloFilterfree

    Che si abbia un problema culturale serio è certificato da numerosi studi e analisi che dimostrano come l’italiano medio sia “funzionalmente analfabeta” (siamo i più ignoranti d’Europa, 12mi al mondo). Inoltre, anche nelle classifiche sulla corruzione (trasparency intl) risultiamo i peggiori del continente. Tra le tante cose di cui non esserne fieri, il livello di inciviltà ne è una diretta conseguenza di quanto sopra. Del resto, abbiamo ministri che fanno sfoggio della propria ignoranza (“…Sono ignorante, non sono razzista”) e, ancora una volta, il cerchio si chiude sulla Politica: la classe politica riflette fedelmente ciò che (mediamente) siamo. In altre parole, il Titanic che affonda.

  4. Avatar
    Scritto da Felice

    Il rispetto del codice della strada non si ottiene con la prevenzione (che comunque serve) e nemmeno con le buone parole ma bastonando il portafoglio. Ho viaggiato parecchio in Europa e posso assicurare che in molti paesi gli autovelox prima dei centri abitati sono la regola, così pure quelli camuffati da cestino della spazzatura così pure le pattuglie camuffate con auto in borghese. Il tutto senza avvisi o cartelli e nemmeno razzi di segnalazione 2 km prima. Del resto se sai che c’è l’autovelox tendi a rallentare prima quindi si vanifica lo scopo.

    Il problema italiano è una interpretazione molto personale dei limiti di velocità sia da parte del legislatore che assegna limiti urbani a pezzi di superstrada sia da parte dei guidatori che si credono ben al di sopra della capacità media di guida di un veicolo.
    Comunque non siamo i peggiori d’Europa come dice PaoloFilterfree….cioè non siamo i soli. Greci, Spagnoli e Cechi ci fanno buona compagnia.
    In 25 anni di guida ho “beccato” 1 sola multa che ho pagato senza fiatare per un passaggio al semaforo al limite del giallo. Per il resto cerco di rispettare sempre i limiti ma mi rendo conto che a volte gli stessi limiti sono insensati e poi c’è sempre qualcuno incollato dietro di te che si crede essere il padrone della strada. Per non parlare poi di moto e ciclisti….indipendentemente dal mezzo in Italia quando ti metti in strada deve prevalere l’ego e la prevaricazione mista ad un sentimento come diceva Alberto Sordi nel Marchese del Grillo “Io so io e voi non siete un cazzo”.

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