Ragazzi in gita tra Italia e Svizzera lungo i sentieri della salvezza tentati da Liliana Segre
Il percorso, studiato dall'associazione Calogero Marrone, ha portato gli studenti fino alla scuola elementare di Arzo, dove la Segre fu respinta e riconsegnata ai nazisti

Giovedì 23 marzo gli studenti delle classi seconde del Liceo Artistico Frattini sono andati in gita nei boschi sui sentieri al confine tra Italia e Svizzera.
Il percorso è stato programmato dall’associazione Calogero Marrone con il prezioso aiuto di amici ticinesi tra cui il colonnello comandante delle Guardie di Confine, Fiorenzo Rossinelli, e appassionati di documenti e testimonianze storiche e locali degli anni compresi tra il 1943 e il 1945.
I ragazzi sono partiti da Varese in treno per raggiungere Stabio e da qui il gruppo ha percorso sentieri tra i boschi dentro cui si insinua il confine tra Italia e Svizzera fino al paesino di Arzo, dove approdò la sfortunata tredicenne Liliana Segre, con il padre e due anziani cugini.
Gli studenti assieme ai loro insegnanti sono stati accolti presso la scuola elementare del paese, lo stesso edificio, ristrutturato negli anni, dove Liliana fu portata dalle guardie confinali svizzere la notte del passaggio da Viggiù alla Svizzera e da dove fu respinta in Italia e consegnata ai nazisti che presidiavano il confine.
La firma di Liliana Segre sui registri del carcere dei Miogni di Varese
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