Morì nella cartiera di Cairate, assoluzione per gli ex-amministratori di Prealpi Servizi

In primo grado erano stati condannati a 4 mesi ma in appello la tesi dei difensori è stata accolta: non era loro compito gestire la manutenzione del sito dove morì Alessandro Giani

rimozione amianto cartiera Cairate

Sono stati assolti in appello per l’ex-amministratore e l’ex-presidente di Prealpi Servizi, Marcello Pedroni e Antonio Colombo, per il reato di omissione di lavori in edificio che minaccia rovina in riferimento alla morte del giovane Alessandro Giani all’interno della ex-cartiera Mayer di Cairate nel 2015.

Il giovane 18enne morì in seguito ad una caduta dall’altezza di 6 metri mentre stava giocando con delle molotov all’interno dei capannoni della grande area dismessa. I due amici, condannati in primo grado per omicidio colposo e fabbricazione di oggetti esplodenti, vennero assolti in appello per l’accusa principale.

La corte ha accolto la tesi dei difensori di Pedroni (Carmine Gorrasi e Fabio Monza) e di Colombo (Cesare Cicorella) che hanno sostenuto l’estraneità dei loro clienti in quanto avevano delegato con atto notarile la manutenzione del sito (di proprietà della società pubblica) ad un soggetto terzo (nel frattempo deceduto).  In primo grado erano stati assolti dall’accusa di omicidio colposo ma condannati a 4 mesi per l’omissione di lavori.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 19 Maggio 2023
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