Due morti nello stesso giorno, in carcere a Busto Arsizio. Un dramma senza fine
Un 36enne si è suicidato mentre un altro detenuto ha perso la vita in seguito ad una crisi cardiaca. Don David Maria Riboldi: "Il cinismo non prevalga sulla pietà per queste vite"

La morte torna a far visita nel carcere di Busto Arsizio. Due decessi tornano a scuotere le coscienze sulle condizioni dei detenuti negli istituti penitenziari italiani. Nel giro di un giorno, la scorsa settimana, è morto un 36enne di Venegono che si è suicidato in cella e un detenuto straniero a causa di un infarto.
Si è trattato di due decessi avvenuti a poche ore di distanza l’uno dall’altro per cause diverse e che la Procura di Busto Arsizio ha deciso, comunque, di indagare ordinando l’autopsia.
A raccontarlo è il cappellano del carcere don David Maria Riboldi che da anni cerca di portare conforto e fiducia tra una popolazione carceraria che supera costantemente i 400 detenuti in una struttura che ne dovrebbe contenere meno di 150.
Il don, in una riflessione pubblicata oggi da Prealpina, chiede che il cinismo non prenda il sopravvento sull’umana pietà che si deve, comunque, a chi ha commesso un errore e lo sta pagando con la privazione della libertà: «Ho chiesto ai fedeli della mia chiesa di pregare per queste persone. Molti mi hanno candidamente confessato di non averlo mai fatto».
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