Il consiglio comunale di Gallarate dà il primo via libera all’ospedale unico
Con i voti favorevoli del centrodestra, otto voti contro e un'astensione. Qualche protesta in aula, con cartelli e intervento della polizia per rimuoverli
Il consiglio di comunale di Gallarate dà il via libera all’Accordo di Programma per l’ospedale unico Gallarate-Busto: favorevole compattamente la maggioranza, contrari Pd, la Lista Silvestrini e le civiche Obiettivo Comune Gallarate e Città è Vita. Si è invece astenuta PiùGallarate.
Il voto è avvenuto nella stessa sera di quello in consiglio comunale a Busto. E come a Busto c’è stata anche qualche contestazione da parte degli attivisti contrari alla nuova struttura, che hanno innalzato cartelli di protesta, poi rimossi dalla Polizia Locale (la Polizia di Stato aveva preventivamente identificato i partecipanti al consiglio, con modalità che hanno suscitato proteste).
Prima della discussione sul punto il consigliere Pd Pignataro ha posto una questione pregiudiziale, basata sul fatto che che «nell’Accordo di programma non si fa alcuna menzione di presidi sanitari nel Comune di Gallarate» e che «la delibera contrasta dunque con la delibera 14/2020», la mozione che indicava paletti sulle funzioni da mantenere nella sede dell’attuale ospedale. La questione è stata però respinta dalla maggioranza e il dibattito è andato avanti.
Rispetto alle sedute in primavera, decisamente più ridotta la presenza di pubblico in aulaLe forze di opposizione hanno richiamato i rilievi sollevati già nelle settimane passate, rispetto in particolare alla scelta dell’area («Il Comitato di pilotaggio mai ha valutato lo scenario B1 (potenziamento Busto) né un’area gallaratese come quella dell’Aeronautica»), alla viabilità e alle garanzie su posti letto e servizi che verrebbero mantenuti nel centro delle città.
Rispetto ai servizi da mantenere al Sant’Antonio Abate il consigliere Michele Aspesi (Lista Cassani) ha ribattuto che «la delibera 2022 già stabiliva case di comunità e ospedali di comunità. Possiamo discutere su quanto sia soddisfacente, ma una delibera di merito Regione l’ha già fatta».
Per Luigi Galluppi (Centro Popolare Gallarate) «è evidente che non si possono mantenere due ospedali a poca distanza, che possano rimanere identici così come sono». In maggioranza una adesione più preoccupata è venuta da Cosimo Ceraldi (Forza Italia): «Continuiamo a pensare che la collocazione sia problematica. Alcuni passi sono stati fatto, m temo che dovranno essere risolti molto problemi ha detto il forzista, esprimendo «profonda preoccupazione».
Busto Arsizio mette la prima pietra del nuovo ospedale unico. Sì all’accordo di programma
Se il grosso dell’opposizione ha votato contro, ha scelto l’astensione invece Sonia Serati di PiùGallarate, secondo cui un blocco «significherebbe mettere in pausa l’intero progetto»: «Oggi è l’ultima nostra occasione per migliorare le cose, anche sè questa proposta non risolverà tutti i problemi».
L’intervento per rimuovere i cartelli di protestaNel suo intervento il sindaco Cassani si è scagliato contro la protesta in aula di «falsi ecologisti che si erano candidati e sono rimasti fuori dal consiglio» e ha tacciato la minoranza di essere fatta «di oppositori che non danno risposte». «Noi la risposta la stiamo dando, siete voi che raccontate fandonie» ha concluso il sindaco.
«Noi vogliamo l’ospedale unico il più presto possibile. Non credo esistano altre vie per fermare il degrado del nostro ospedale e il depotenziamento di quello di Busto» gli ha fatto eco Stefano Deligios della Lega.
«L’alternativa al votate sì non è il pantano, è fare le cose bene» ha ribattuto dalla minoranza Cesare Coppe (Città è Vita). «E qui non lo stiamo facendo, nei documenti mancano risposte e talune sono in contrasto con altri documenti. Sulla viabilità non abbiamo preventivi di spesa» (reazione del sindaco).
L’intervento per rimuovere i cartelli di protestaNella fase finale del dibattito schermaglie ancora tra Pignataro e Deligios. «L’ultimo voto importante in quest’aula fu sul Pgt, sapete come è andata a finire» ha detto Pignataro, riferendosi all’inchiesta Mensa dei Poveri che poi dimostrò come il Pgt fosse inquinato da pressioni esterne. «E questo accordo nasce su aree individuate in quel periodo, e qui mi fermo».
Pronta la replica del leghista Deligios: «Se lei sa qualcosa che non sappiamo vada in Procura, non cerchi di intimidire».
Controlli della polizia in consiglio comunale a Gallarate, proteste del pubblico
Voto finale: quattordici voti del centrodestra favorevoli, contro le opposizioni, tranne l’astensione di PiùGallarate.
Nella stessa seduta Massimo Gnocchi ha annunciato anche la consegna in Regione della petizione per l’ospedale di Gallarate: «Domani andremo a consegnare le 13mila firme delle Sciure Maria in Regione».
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