Gazzada rinuncia al finanziamento e salta l’intervento di viabilità al Keynes. Da Morazzone: “Siamo basiti”
Il Comune di Gazzada Schianno, di Morazzone e la Provincia di Varese avevano raggiunto l’intesa su un intervento per risolvere i problemi di viabilità e sicurezza intorno all'istituto scolastico
Il progetto per la risoluzione dei problemi di sicurezza e traffico attorno all’Istituto Keynes di Gazzada Schianno si arena di fronte alla rinuncia del Comune guidato dal sindaco Trevisan al finanziamento per realizzarlo.
Una decisione che ha lasciato interdetti molti tra coloro che hanno seguito fino a qui la vicenda e che, a partire dal sindaco di Morazzone Maurizio Mazzucchelli, non riescono a farsene una ragione: «Sono basito dall’epilogo di questa storia – spiega il primo cittadino di Morazzone -. Eravamo ad un passo dal compiere un’opera fondamentale per la sicurezza degli studenti e per la viabilità di tutta la zona della scuola, trovo inspiegabile quanto accaduto».
Il sindaco Trevisan non ha ancora illustrato le ragioni che stanno alla base della rinuncia ma ha annunciato che presto chiarirà la posizione presa.
La vicenda
La vicenda nasce da un vecchio problema più che mai contingente: negli orari di entrata e uscita da scuola nei pressi dell’istituto superiore, lambito da due provinciali, si crea una situazione viabilistica molto difficile che crea insicurezza per gli studenti, la paralisi del traffico, le difficoltà di manovra dei pullman e situazioni di sosta selvaggia che ricadono sui territori comunali di Gazzada Schianno e Morazzone.
Per porvi rimedio il Comune di Gazzada Schianno (dove risiede la scuola), il Comune di Morazzone e la Provincia di Varese avevano raggiunto l’intesa su un intervento che prevedeva la realizzazione di un parcheggio interno più ampio, di stalli di sosta per permettere l’ingresso a scuola dei ragazzi in completa sicurezza.
Tutto l’intervento, ritenuto strategico dalla Provincia oltre che dai comuni e dalla scuola, aveva anche ottenuto i finanziamenti attraverso uno stanziamento da 751mila euro previsti dal bando comuni Attivi della Provincia.
Questo fino a quando l’amministrazione di Gazzada Schianno non ha però cambiato idea comunicando la rinuncia al finanziamento per dubbi sulla capacità gestionale e contabile dell’intera operazione.
E proprio questa è stata la comunicazione che ha fatto saltare sulla sedia il primo cittadino di Morazzone. «Pensavamo tutti di aver finalmente trovato la quadra per risolvere un problema che affligge i nostri territori. Ora sono basito. Io posso anche capire i dubbi e i problemi ma in questo caso li potevamo superare. Penso che ognuno debba avere le responsabilità delle decisioni che prende e questa è un’occasione in cui perde tutto il territorio. Non potrò far altro che continuare a mandare i vigili a far garantire viabilità e sicurezza ricorrendo alle sanzioni previste».
Preferisce non entrare nel vivo della polemica il Presidente della provincia di Varese Marco Magrini ma ribadisce comunque la portata strategica dell’accordo che era stato trovato: «Io stesso ero andato in sopralluogo insieme agli amministratori e mi ero reso conto di quanto la situazione fosse critica, addirittura anche la Prefettura era intervenuta per sollecitare una soluzione. Il piano per superare il problema era stato ritenuto strategico e l’assegnazione dei fondi del bando ne è la prova. Però non posso che rifarmi alle decisioni dei sindaci, certo ognuno poi se ne assume la responsabilità. Ora penso soltanto che un intervento in quell’area non può essere abbandonato ma è evidente che per ora si fermi».
Bosco si smarca, “Scelta giusta”
Francesco Bosco di “Gazzada Schianno Insieme si può” invece è del parere che Trevisan abbia fatto la scelta più giusta: “Il Comune di Gazzada in maniera errata ha voluto partecipare a questo bando della Provincia da cui noi non avremmo ricavato nulla. Noi andavamo a mettere la faccia e i soldi su un terreno della Provincia per fare un favore al Comune di Morazzone, che invece doveva essere capofila del progetto. Il sindaco ha quindi fatto bene: siamo in scadenza di mandato e non abbiamo la struttura tecnica per affrontare un lavoro di questo genere. Da questa rinuncia il nostro Comune non guadagna niente e non ci perde niente. Anzi rischiavamo, per fare un piacere alla Provincia, di rimetterci dei soldi. L’unica cosa che interessava a noi in questo progetto non c’era: non era stato previsto nulla per il passaggio pedonale dal Keynes alla stazione, c’erano solo gli stalli per i pullman e i parcheggi all’interno della scuola. Quindi Gazzada, a mio parere, ha fatto la cosa migliore”
Le opposizioni sulle barricate
“Gazzada Schianno – dice il consigliere d’opposizione del Gruppo indipendente “Gazzada Schianno al Centro Alfonso Minonzio – ha gestito male la vicenda. Il sindaco è arrivato in consiglio comunale senza essere preparato e non è stato in grado di dare le risposte alle nostre domande. Il consigliere d’opposizione Francesco Bosco ha fatto richieste precise e condivisibili; ha chiesto se l’ufficio tecnico di Gazzada fosse in grado di gestire un’opera così complessa: gare d’appalto, la direzione lavori e gli espropri. E soprattutto ha chiesto garanzie in merito ad eventuali maggiori costi che non dovevano essere a carico solo del Comune di Gazzada ma ripartiti con Morazzone. A fronte delle osservazioni fatte dal consigliere Bosco, che non hanno avuto risposta, io ho fatto la proposta di rinvio del voto della variazione di bilancio, e ho chiesto che venissero prima risolti tutti i dubbi. Quello che è accaduto dopo davvero non ce lo aspettavamo. Non è così che si risolvono i problemi”.
“Sinceramente ero in attesa, a breve, di un consiglio comunale per chiarire i dubbi ed affrontare la questione tramite un tavolo di lavoro decisionale con Provincia e Comune di Morazzone – dichiara il consigliere Stefano Frattini di Lega e Indipendenti – Mai avrei pensato che potesse rinunciare ad un finanziamento di 750.500 Euro…E ammettere di perderlo per manifesta incapacità nel gestire la realizzazione dello stesso; se questa era l’intenzione Trevisan non avrebbe neppure dovuto iniziare il colloquio/collaborazione con Provincia e Comune di Morazzone. Una questione è ripartire responsabilità e costi, altra è perdere un finanziamento praticamente erogato per manifesta incapacità a gestirlo. Sono estremamente deluso e irritato poiché avevo già manifestato il mio/nostro sostegno come Gruppo di minoranza. Si poteva anche creare un tavolo tecnico intercomunale a supporto”.
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