Sunia e Cgil lanciano la petizione per il “diritto all’abitare”

Si conta che nel nostro paese gli alloggi sfitti che attendono risorse per essere ristrutturati e riassegnati siano 60.000. Ecco dove firmare

chiavi alloggio

Il SUNIA, sindacato unitario inquilini e assegnatari, rilancia, insieme alla CGIL, anche nella nostra provincia, la “Petizione popolare per il diritto all’abitare” .

Le ragioni di questa mobilitazione sono chiare e non possono più essere ignorate: si conta che nel nostro paese gli alloggi sfitti che attendono risorse per essere ristrutturati e riassegnati siano 60.000 e il 70% sul totale degli alloggi pubblici necessità di interventi di strutturali e di efficientamento energetico.
Si stima che per un nucleo famigliare a basso reddito l’attesa per l’assegnazione di un alloggio popolare in molti casi supera i dieci anni.
L’ISTAT ha certificato che per circa due milioni e mezzo di famiglie non sono in condizione di pagare l’affitto e le spese condominiali poiché superano il 40% del loro reddito.

Di fronte a questa situazione desolante l’attuale governo ha cancellato il fondo per il sostegno all’affitto e per la morosità incolpevole, che dal 1998 in poi costituiva nei fatti l’unica politica pubblica in tema di vulnerabilità abitativa. Tale decisione, in una fase di montante crisi sociale costituisce, un grave attacco alle fasce di popolazione più fragili.

Ad oggi, a parte generiche dichiarazione a favore di telecamera, il governo ignora ogni richiesta di ascolto delle voci e dei bisogni rappresentati delle organizzazioni sindacali di assegnatari e inquilini.
Per queste ragioni è fondamentale dare forza alla lotta per il diritto all’abitare e questa petizione rappresenta solo il primo passo per una mobilitazione che si articolerà nelle piazze e nei luoghi di lavoro per chiedere:
– il rifinanziamento del fondo nazionale di sostegno all’affitto e per la morosità incolpevole.
– un piano casa nazionale per aumentare il numero degli alloggi pubblici.
– la programmazione e il finanziamento della ristrutturazione degli alloggi pubblici.
– la creazione di una banca dati per il riuso degli immobili pubblici dismessi.
– una regolamentazione nazionale degli affitti brevi.
Per chiunque voglia dare il proprio contributo e sostenere queste rivendicazioni, sarà possibile firmare la petizione in tutte le sedi della Cgil in provincia e presso gli sportelli del SUNIA Varese.

Flavio Azzena, Segretario generale Sunia Varese Stefano Rizzi, Segreteria Cgil Varese

Roberta Bertolini
roberta.bertolini@varesenews.it

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Pubblicato il 23 Novembre 2023
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