Pipì di cane sul cartello che chiede di non fare la pipì, la negoziante a Varese: “Non ho più parole”
La foto, emblematica, arriva da via san Martino a Varese. Il commento della negoziante "colpita"

Quella che vedete sopra è una foto che ha dell’emblematico. Il cartello, simpatico e con tanto di “grazie” finale, voleva essere aperto e non polemico nei confronti dei padroni dei cani, anche quelli meno educati, che consentono ai loro cuccioli di fare i bisogni in strada. Ma evidentemente non è bastato, tanto che un anonimo cane (guidato da un altrettanto anonimo e maleducato padrone) ci ha fatto pure la pipì sopra.
«Non so più cosa dire» ha commentato Sonia Milani, titolare del negozio in via San Martino 23&20, che da parecchio tempo combatte una battaglia fino ad ora decisamente perdente per far si che la via, nel pieno centro pedonale di Varese, tra Corso Matteotti e il tribunale di Varese, non venga scambiata per un “vespasiano per cani”.
Nel cartello si segnala ai proprietari di cuccioli anche un’alternativa valida “In fondo a sinistra, dopo il tribunale, ci sono i giardinetti con area cani”: ma evidentemente non è bastato.
«Io di cani ne ho tre, quindi nulla contro l’animale, piuttosto avrei qualcosa da dire contro l’uomo» è stato il commento conclusivo, sconfortato, della negoziante.
TAG ARTICOLO
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
gokusayan123 su Saronno, furto in un bar: arrestati due uomini grazie alla segnalazione dei passanti
Giulio Moroni su È morto il noto architetto varesino Raffaele Nurra
gokusayan123 su Reati in aumento in provincia di Varese: i sindaci preoccupati chiedono più forze dell'ordine
Domotronix su A Tradate l’avvertimento dei rapinatori prima di fuggire: “Non denunciare, tanto se ci beccano domani siamo fuori”
malauros su A Tradate l’avvertimento dei rapinatori prima di fuggire: “Non denunciare, tanto se ci beccano domani siamo fuori”
Prick su Il basket perde una leggenda: è morto Sandro Galleani
cara signora,
bello dare la colpa sempre ai cani.
Genitori che insegnano ai loro figli a fare pipi dove capita, buttano la carta per terra, sigarette e ogni tipo di sporcizia, ma la colpa è sempre e solo dei cani, io ho un cane e cerco sempre di fargli fare la pipi sui muri.
Gli umani (se si chiamano cosi non l’ho ancora capito) è la razza peggiore che esiste sul pianeta, è l’umano che distrugge il pianeta e non gli animali.
Sicuramente lei è rispettosa e tuto quello che ne consegue. Ma deve capire che è una rarità nel panorama dei padroni dei cani. La maggior parte fa fare i bisogni dove capita e non si pone nemmeno il problema. che sta lordando la proprietà altrui. Quante persone vede in giro con la bottiglietta per pulire ? Nessuno. L’ultima frase sinceramente è al di fuori di ogni contesto e non l’ho capita….
Ciao Alessandra, come te anch’io io sono (quasi sempre) dalla parte degli animali, ma non cadiamo anche noi nella tentazione dei genitori di cui parli: quelli dell'”a loro è tutto concesso”. È profondamente sbagliato e anche prepotente. La negoziante di cui si parla qui ha tutte le ragioni del mondo, punto. E come esistono (eccome se esistono) genitori più maleducati dei figli e figli viziati e strafottenti, noi amanti degli animali dovremmo dare il buon esempio e basta.
Nel caso in questione, il proprietario del cane poteva comprare una bottiglietta d’acqua, entrare nel negozio, scusarsi e offrirsi di lavare via. E la storia avrebbe avuto una morale ben diversa. E sono sicura che anche tu la pensi così.
SCUSATE, VOLEVO SCRIVERE NON SUI MURI, LONTANO DAI MURI E PORTE