Inizia la campagna elettorale di Sandro Damiani: “Pronti per vincere a Malnate con il centrodestra”
Il candidato sindaco ha presentato la sua squadra composta da quettro liste: Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Malnate Ideale
La serata di Malnate Ideale di venerdì 19 aprile (leggi qui) è stato l’antipasto, ma il piatto forte con la presentazione della coalizione di centrodestra che candida Sandro Damiani come sindaco si è tenuta nella serata di lunedì 22 aprile al bar Sartorelli. L’incontro è stato l’occasione per presentare la coalizione delle 4 liste che sosterranno alle urne il fine settimana dell’8 e 9 giugno.
Un evento che ha visto la partecipazione degli esponenti provinciali e territoriali dei partiti che formano la squadra: Fratelli d’Italia con il neo commissario cittadino Fabrizio Passannante, di Simone Longhini di Forza Italia, Davide Quadri per la Lega e Franca Zanon per Lombardia Ideale.
La parola è poi passata ai referenti cittadini, con Max Ferrari che sarà il capolista per la Lega: «Ho portato con me una foto, quella della fondazione della sezione dell’allora Lega Nord nell’autunno del 1991. Ho visto passare in Lega decine di persone, tutte utili, quasi nessuno indispensabile; l’unico era Pierino Bernasconi. L’amministratore deve essere quello che si consuma la suola delle scarpe, e posso dire che nelle ultime amministrazioni questo non è stato fatto perché manca l’ordinaria amministrazione. Siamo qui oggi convintamente, cinque anni fa avremmo potuto stravincere grazie a Massimo Pavesi che purtroppo è mancato poco prima delle elezioni e ci è andata male. È stata un’occasione persa, una disgrazia, ma oggi è ora di invertire la rotta. È ora che ci sia la giusta alternanza. Abbiamo un ottimo candidato e vogliamo far vedere quello di cui siamo capaci. Ognuno di noi porta contributi e idee. Non so se vinceremo al primo turno, ma al ballottaggio sicuramente».
Per Malnate ideale ha preso parola Mario Barel: «Ho già parlato tanto l’altra sera. Nel 2010 abbiamo lasciato dei progetti e delle cose che vogliono diventare realtà. Dobbiamo essere concreti e incisivi, in una città che ha perso opportunità e la sua identità».
Come referente di Forza Italia, Marco Damiani: «Il centrodestra è attrattivo, i malnatesi sono disponibili a scendere in campo e dare una mano per cambiare l’amministrazione. Il centrodestra è sempre stato in maggioranza anche nelle passate elezioni, lo sforzo era quello di creare l’unione e remare tutti nella stessa direzione e quest’anno ci siamo riusciti. È un punto di partenza, con l’esperienza e le competenze adatte per governare».
Il microfono è poi passato nelle mani dell’onorevole Andrea Pellicini, che non ha voluto far mancare il suo apporto al candidato di Fratelli d’Italia: «Sono legato a Damiani da profonda stima, anche professionale. Si è impegnato molto nelle passate amministrazioni come opposizione. Come sempre a Malnate non è stato facile raggiungere un accordo, tengo a ringraziare Mario Barel per aver fatto un passo indietro nel nome della coalizione. Ci sarà un’altra lista che trova le sue basi nel centrodestra e che ha deciso di percorrere una strada diversa, ma vogliamo ribadire che il centrodestra di Malnate è questo e ci lotteremo per raggiungere l’obiettivo: Sandro Damiani sindaco e la vittoria della coalizione . Siamo tutti con lui e crediamo nella sua caparbietà. Cerchiamo come centrodestra di ben figurare e se ognuno di noi riuscirà a entrare in sintonia con i propri cittadini riusciremo a vincere. Sul territorio dobbiamo dimostrare di prendere tante preferenze, solo così si arriva ad un risultato importante.
E dopo è stato il turno del candidato sindaco, Sandro Damiani: «Anzitutto un ringraziamento a tutti quelli che hanno lottato per questa coalizione unita che punta dopo 14 anni a far tornare. Malnate non è una città ma per ora vedo solo un paese. Ci sono servizi e strutture che sono mancate. Ricordo che quando siamo partiti abbiamo lascito in eredità grandi progetti che il centrosinistra non ha saputo approfittare. Poteva cambiare il volto di Malnate. Noi questi progetti li abbiamo ancora e i nostri sono sogni concreti basati sulla realtà. I sogni devono essere a 40-50 anni, quindi bisogna avere quella lungimiranza che vada oltre i mandati di governo. Faccio un esempio: nel 2019 quando arrivarono i fondi dei frontalieri, l’amministrazione non sapeva come spendere i fondi e alla fine li ha buttati sugli asfalti. Questo non è governare».
«Ci sono due grandi problematiche – ha proseguito Damiani -: quelle esterne e quelle interne. Da Como l’ex Cava Cattaneo che è stata bonificata ma che non è ancora chiaro cosa si voglia fare. L’altra è la Folla: chi proviene da Varese sono 50 anni che vede quelle strutture fatiscenti. Avevamo un progetto bellissimo, era stato proposto un centro commerciale ma avevamo proposto l’idea di un centro per la moda, che si legasse alla ferrovia tra Mendrisio e Malnate, attraendo gli svizzeri. Tutto questo era a costo zero da parte dell’amministrazione. Avevamo delle idee concrete e le abbiamo anche adesso, a differenza delle amministrazioni che si sono viste in questi 14 anni. L’unico progetto portato avanti è stato quello del Polo Civico, quando invece manca una scuola elementare adeguata per i nostri bambini. Sono certo che vinceremo e ci opporremo alla costruzione di questo obbrobrio. Evitiamo di distruggere ulteriormente questo territorio. Per amministrare bisogna avere una capacità progettuale, cosa che questa amministrazione non ha avuto. Intanto sono stati bloccati 7 milioni di euro, che sono tanti; contestai già ai tempi i 4 milioni prospettati all’inizio. Sono convinto che saremo capaci di modificare questa gestione sbagliata e inadeguata, che ha portato alle critiche dei cittadini. Basta leggere MalnatePont».
«Dobbiamo convincere i cittadini di questo – ha concluso Damiani -, facendo capire loro che siamo capaci di farci carico delle loro esigenze. Certo, di fondi non ce ne sono e sarà dura riuscire a dare la massima disponibilità. Sono convinto che saremo in grado di affrontare questa sfida come lo fummo 17 anni fa. Noi ci auspichiamo di vincere la vittoria al primo turno, ma dobbiamo farci trovare pronti nel caso anche per il ballottaggio».
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