La Valle Olona diventa un set per uno shooting fotografico
Beatrice, aspirante make up artist, ha scelto la cornice bucolica della Valle Olona per uno shooting fotografico. Il suo personaggio rappresentava una creatura del bosco, con un trucco particolare che richiamava la natura
Frequenta il quarto anno della scuola di estetica, vive a Solbiate Olona e, quando ha dovuto immaginare un luogo in cui far collocare la sua “creatura del bosco” non è andata lontana.
La Valle Olona le è sembrata perfetta: ricca di scorci suggestivi grazie al fiume che la attraversa e alla vegetazione, ma anche caratterizzata dall’impronta dell’uomo, con i resti del passato industriale della zona.
La solbiatese Beatrice Leoni racconta del progetto che l’ha condotta a muoversi fra piante e vegetazione domenica 21 aprile per un vero e proprio shooting fotografico: «Ho 19 anni e faccio il quarto anno di estetica. Essendo io un aspirante make-up artist, ho dei lavori da presentare: quello fotografato in valle sarà uno dei miei make-up da aggiungere al portfolio che presenterò al test attitudinale dell’accademia di trucco MBA.
Per le foto ho chiamato i miei due amici fotografi Luca Poto e Luca Amorosi– che sono stati bravissimi a mettermi a mio agio e a farmi fermare nelle location più belle, soprattutto in zona dei Calimali, anche se ovunque intorno al fiume ci sono scorci perfetti».
La scelta della Valle Olona è stata facile: «Per lo shooting ho scelto la valle perché credo sia un posto pieno di vegetazione “libera” ma allo stesso tempo curata, ha anche dei bei spazi dove scattare infatti le varie zone mi hanno dato l’opportunità di interpretare al meglio nelle foto il mio personaggio “la creatura della fermentazione”: selvaggio ma affascinante».
In effetti, il trucco realizzato può apparire particolare a noi che lo osserviamo, più simile a quello delle passerelle. Il lavoro aveva una motivazione precisa: «Si è trattato della realizzazione di un make-up ispirato alla fermentazione. Nello specifico ho voluto realizzare una vera e propria “creatura del bosco”, che risultasse parte della vegetazione, ma anche con vari simboli che potessero ricondurre alla fermentazione. Ad esempio avevo la pelle bianca ricoperta di cotone per simulare la muffa: mi sono aiutata con l’argilla, affinché creasse delle sfumature di bianco e grigio chiaro-scuro. Sulle corna invece avevo delle piante che ricordano la cellula aspergillus oryzae (fungo) e infine il muschio sul viso l’ho usato per dare un senso di vegetazione» spiega Beatrice con dovizia di particolari, mostrando la passione che anima questa giovane studentessa.
In bocca al lupo dunque a questa “creatura del bosco”, che ha scelto la Valle Olona per rendere le foto che la ritraevano ancora più belle.
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