“Se vogliamo salvare il sistema sanitario nazionale i cittadini devono imparare a fare prevenzione”

Il direttore sanitario di Ats Insubria Giuseppe Catanoso lancia l'allarme davanti all'aumento dei costi della sanità e invita a sottoporsi a screening ed esami per "battere sul tempo" la malattia

catanoso, nuovo direttore sanitario

«Dobbiamo puntare tutto sulla prevenzione altrimenti il servizio sanitario com’è oggi naufragherà». Il giudizio molto drastico è del direttore sanitario di Ats Insubria Giuseppe Catanoso: «I costi della sanità, delle terapie, dei farmaci stanno lievitando in modo non più sostenibile. Occorre che i cittadini capiscano l’importanza di agire tempestivamente, puntare sulla diagnosi precoce quando la patologia è in fase iniziale e le possibilità di una guarigione sono elevate».

È il caso del tumore al seno dove il modello della Breast Unit e dello screening a tutte le donne tra i 45 e i 74 anni dà modo di individuare noduli piccoli che posso essere eradicati con una possibilità di guarigione, possibile nel 90% dei casi.

« Il sistema sanitario mette a disposizione strumenti e opportunità che si devono cogliere – spiega ancora il dottor Catanoso – gli screening sono uno di questi. Oggi ne abbiamo tre già avviati, la mammografia, il pap test e la ricerca del sangue occulto per il tumore del colon retto. Presto se ne aggiungeranno altri due: per la prostata e per il polmone. Sono in atto le sperimentazioni per testare il modello e capire l’iter da seguire coinvolgendo la popolazione. Gli esami non avvengono per il momento nel nostro territorio ma il procedimento di verifica è in atto».

Prevenzione e stili di vita corretti: « Ciascuno di noi deve comprendere i rischi che alcune dipendenze creano, dal fumo, all’alcol, alla droga sino al gioco d’azzardo. La sana alimentazione combinata a un’attività fisica costante è la prima cura che possiamo prendere per noi stessi».

La preoccupazione della tenuta del sistema si lega anche a quello delle liste d’attesa spesso troppo lunghe per garantire interventi tempestivi: « C’è un tema che stiamo affrontando su tavoli tecnici ed è quello dell’appropriatezza prescrittiva. Si confrontano medici di medicina generale e specialisti per definire dei modelli operativi ottimali. Ci sono confronti più efficaci, come quello sulla dermatologia, e altri più complessi come le prestazioni radiologiche che coinvolgono medici prescrittori di differenti specialità. Il confronto è sicuramente importante per arrivare a efficientare il sistema, evitando sprechi o doppioni».

Le linee di sviluppo della medicina territoriale vanno anche in questa direzione, con le diverse componenti del servizio sanitario che collaborano a cominciare dalle case della salute: « Il ruolo del medico curante è fondamentale perchè ha una conoscenza del paziente che lo specialista non ha. Da questo dialogo costante arriveremo a costruire un sistema migliore, più efficiente ed efficace evitando sprechi e la fine della sanità pubblica».

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

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Pubblicato il 15 Aprile 2024
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