Una cena per 150 persone in difficoltà con la Pasqua solidale di Busto Arsizio
Le tante donazioni arrivate per la cena solidale di Busto Arsizio hanno permesso a 150 persone di festeggiare la Pasqua. Quest'anno donati anche vestiti ai senza dimora della stazione
Una tavola imbandita e le preoccupazioni messe da parte, almeno per qualche ora. Anche questa Pasqua a Busto Arsizio chiunque ha potuto festeggiare, grazie all’iniziativa della cena solidale che da anni viene organizzata in città grazie alle donazioni di tante persone. Un’iniziativa che anche quest’anno è stata resa possibile grazie alle donazioni di singole persone, gruppi di amici e anche aziende.
«Tutto il cibo che ci è stato donato è stato portato presso l’oratorio di San Luigi nella parrocchia San Giovanni e da lì ha seguito due strade distinte -spiegano Matteo Vago e Vito Russo, due degli organizzatori dell’iniziativa-. Il cibo già pronto è stato preparato nella nostra cucina e distribuito in vaschette alle persone senza fissa dimora radunatesi presso la stazione di Busto Arsizio, il cibo inscatolato è stato invece raggruppato in scatoloni e donato alle famiglie bisognose segnalateci da alcuni enti caritatevoli della nostra città. È sempre molto bello ricevere sorrisi e parole di ringraziamento da tutte le persone che aiutiamo, che ci ricorda quanto può essere importante un gesto semplice come puó essere quello di donare un sorriso e un pasto caldo a chi è in difficoltà».
Oltre al cibo questa Pasqua i più poveri della città hanno trovato anche un’altra sorpresa: abiti nuovi. «Insieme con i ragazzi del gruppo scout Busto 3 che già ogni anno ci aiutano nelle distribuzioni, abbiamo voluto donare vestiti usati alle persone senza fissa dimora in stazione. Generalmente non trattiamo vestiti, ma le parole di Giulia Tovagliaro (che oltre a essere capofuoco nel gruppo scout è anche una nostra volontaria) ci hanno convinto a provare».
Con alcuni ragazzi del gruppo scout Busto 3, abbiamo organizzato una raccolta di indumenti che poi, sono stati distribuiti in centro a Milano, due settimane fa, assieme ad una associazione che abitualmente interviene a Milano portando vestiti e qualcosa di caldo. Ci siamo sentiti di aderire a questa iniziativa per avvicinare e far approcciare i ragazzi al mondo del servizio/aiuto al prossimo. Poiché i vestiti erano molti, abbiamo deciso di donarne una parte anche alle persone in difficoltà di Busto Arsizio. Con il nostro operato e con la nostra azione, non abbiamo solo portato generi di conforto ai più bisognosi, bensì, abbiamo cercato un incontro umano: qualcosa che va’ al di là del bene materiale Gesto che, fra l’altro, propone anche Diamoci una mano
«È stata una bellissima distribuzione -concludono Matteo Vago e Vito Russo, due degli organizzatori- perché è stata svolta da un gruppo veramente incredibile. I nostri cuori grandi (che sono i nostri volontari) sono le prime persone che vogliamo ringraziare, perché in un mondo dove il termine “immagine” è sempre più qualcosa di vuoto loro sono stati capaci di essere immagini piene, piene di voglia di aiutare chi è in difficoltà mettendo in campo il proprio tempo, le proprie braccia e tanti, tanti, tanti sorrisi. Nel grande mosaico che è questo mondo loro sono tesserine dorate. Vogliamo ringraziare infine Don Matteo e tutto l’oratorio di San Luigi (parrocchia San Giovanni) per aver messo a disposizione l’oratorio come nostra base operativa, la dottoressa Maria Cristina Fossati, tutti coloro che hanno ricondiviso il nostro messaggio e ancora una volta tutte le persone di buon cuore che con le loro donazioni ci hanno aiutato a rendere questa Pasqua una festa davvero per tutti».
Tantissime donazioni, la Pasqua solidale di Busto Arsizio è salva: “Ora tutti potranno festeggiare”
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