Post contro la polizia su via Curtatone, denunciato un 67enne di Varese
Era parte del presidio che ad agosto e settembre ha animato la protesta per il bosco nel quartiere Cascinetta. Viene contestata l'istigazione a delinquere e il vilipendio alla Repubblica e alle forze armate
I post “al vetriolo” contro la polizia valgono una denuncia a un 67enne di Varese, segnalato per istigazione a delinquere e vilipendio della Repubblica, delle Istituzioni Costituzionali e delle forze armate.
Una denuncia che nasce dalla vicenda di via Curtatone a Gallarate: l’uomo era infatti parte del gruppo in presidio intorno al bosco (alcuni attivisti invece avevano “occupato” le piante per impedire il taglio.
All’uomo, spiega la nota della questura, vengono contestati «numerosissimi “post” e commenti contenenti diverse frasi oltraggiose, denigratorie ed offensive nei confronti delle forze di polizia». Più nello specifico l’accusa è legata a quei post in cui alle forze dell’ordine «si attribuivano, in maniera calunniosa, condotte violente ed illecite, tali da screditare l’immagine intera dell’Istituzione».
Le frasi pubblicate dall’uomo sul proprio profilo social, «la cui paternità è stata tra le altre cose rivendicata in sede di verbale di sommarie informazioni testimoniali», secondo la Polizia (l’indagine è del commissariato cittadino) «hanno travalicato di gran lunga la legittima libertà di critica, integrando di fatto il reato di vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle forze armate, avendo quale bersaglio preferito le forze di polizia».
Il reato di istigazione a delinquere invece viene contestato per i posti in cui si sarebbe spinto a «incitare i propri numerosi followers, dai quali ha ricevuto numerosissimi attestati di solidarietà e stima, alla violenza nei confronti delle Forze di Polizia».
«Tutti i commenti, pubblicati sulla piattaforma social “Facebook”, il cui potenziale di diffusione è di per sé estremamente alto, sono stati tra l’altro diffusi su un profilo “aperto” e quindi accessibile potenzialmente a tutti gli iscritti alla stessa piattaforma, nonché più volte condivisi, anche con ulteriori esternazioni di approvazione, rafforzamento e riproposizione di intenti violenti da parte della “platea social”».
«A far data dall’inizio del mese di agosto e sino al mese di ottobre, i post dell’indagato sono stati diretti esclusivamente alle forze di polizia intervenute nella gestione della complessa vicenda che ha interessato il cantiere sorto nell’area boschiva di Via Curtatone di Gallarate, illecitamente occupato dall’inizio del mese di agosto, alle quali si addebitavano calunniosamente le più svariate condotte illecite».
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