De Chiesa e Gros a Glocal Doc: “Quella di Matilde era una tragedia evitabile”

I due campioni, ospiti al Miv, dopo la proiezione del film la Valanga Azzurra hanno risposto alle domande e hanno affrontato il tema della sicurezze sulle piste

Valanga azzurra Miv Paolo De Chiesa e Piero Gros

Una tragedia evitabile. Sul grave incidente in allenamento che ha portato alla morte di Matilde Lorenzi, Paolo De Chiesa, campione di sci della Valanga Azzurra e oggi telecronista Rai, non usa mezzi termini. Durante la proiezione del film dedicato proprio alla Valanga Azzurra, De Chiesa e Piero Gros, ospiti al Multisala Impero per Glocal Doc, hanno risposto alle domande del direttore Marco Giovannelli e del pubblico presente.

“Nel film si parla di sicurezza sulle piste,” ha osservato Giovannelli. “Un tema che viene affrontato anche con leggerezza. In alcune scene si vedono cadute clamorose, per fortuna senza gravi conseguenze, ma solo pochi giorni fa è accaduto l’incidente fatale a Matilde. Cosa non ha funzionato?”

Paolo De Chiesa ha risposto con fermezza: “Ci tornerò sopra perché è un tema che mi sta a cuore e non ho peli sulla lingua: questa vicenda si è conclusa troppo in fretta. Nessuna autopsia, indagini chiuse in un giorno e mezzo, quando Matilde era ancora in coma. C’è stata molta omertà da parte di tutti, allenatori e tecnici. Non ci sono responsabilità? Ci sono, e sono enormi. È vero, c’è una componente di fatalità, ma in quel punto non c’era una rete di protezione. Matilde è caduta, ha sbattuto la faccia e poi ha impattato contro un muro di ghiaccio, decollando. Qualcosa si poteva fare per evitarlo.”

Anche Piero Gros ha sottolineato l’importanza della sicurezza: “Ai tempi della Valanga Azzurra, negli anni ‘70, la sicurezza non esisteva. Le piste erano delimitate da balle di fieno, che d’inverno diventavano dure come un muro di sassi. Non avevamo alternative: se non te la sentivi, rallentavi e scendevi secondo le tue capacità. Ma oggi la situazione è molto diversa: l’attrezzatura è altamente tecnica, gli sci hanno caratteristiche completamente diverse, e le velocità raggiunte non sono sempre facilmente controllabili. È un aspetto di cui bisogna tener conto in ogni situazione.”

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Pubblicato il 04 Novembre 2024
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